Succi e quel gol in Bologna-Palermo 1-1: davanti alla sua gente, davanti al “Dall’Ara”, davanti ai suoi sogni
Che tragedia quel Palermo-Ravenna, terzo turno preliminare di Coppa Italia del 2008 che finiva 1-2 in favore dei giallorossi: i rosanero venivano eliminati ad agosto da una formazione di serie C, ed era uno sconosciuto Davide Succi l’artefice di questa umiliazione. Il “Cigno” non sapeva ancora che una settimana dopo avrebbe vestito la maglia di quella squadra che aveva appena buttato fuori.
Un triplo salto di categoria, all’improvviso: Succi si ritrova in serie A, un palcoscenico che aveva già assaggiato una volta col Chievo quattro anni addietro, ma solamente per pochi minuti. Ma stavolta è diverso, è più maturo, sa che può farsi valere. Ma il sogno, quello di una volta, quello che porta nel cuore sin da bambino, è ancora lì: giocare al “Dall’Ara”, davanti alla sua Bologna, città dove è nato e squadra che ama fin da quando è nato. Lavora duro Davide, giorno dopo giorno, e con la maglia rosanero comincia a trovare spazio. Ma il gol, quello per il quale gli attaccanti vivono, ancora non arriva. Intanto, però, giunge il 23 novembre: è una data importante per il numero 19, è il giorno del ritorno alle sue origini, è il giorno di Bologna-Palermo.
Lo stadio è gremito, Succi è emozionato, ma ancora una volta parte dalla panchina. Al 20′ Di Vaio porta in vantaggio i rossublu, il “Dall’Ara” è esultante: Davide avverte un sussulto dentro al cuore, ma stavolta no, non sono quei colori che deve difendere. Ballardini si gira verso la panchina, guarda dritto negli occhi il suo attaccante e lo getta nella mischia. Proprio lì, davanti alla sua gente, davanti alla sua famiglia che è accorsa a vederlo giocare. Inizia il secondo tempo e con esso la terza presenza di Succi con il Palermo. Di Vaio subito sfiora la seconda rete, il suo tiro deviato colpisce la parte superiore della traversa con Amelia battuto. Il “Cigno” è stordito, come tutta la sua squadra d’altronde. Ma c’è da trovare il pareggio. E l’occasione capita proprio sui suoi piedi, forse però la troppa emozione non gli permette di battere Antonioli. Poi è la traversa a dirgli di no. Quel campo, quel palcoscenico dove ha sempre sognato di giocare, sembra quasi ribellarglisi contro.
La gara procede, arriva il 92′ e tutto il Palermo è dentro l’area: ci provano Carrozzieri, Cavani, tutti quanti, ma la palla rimbalza lì e nessuno riesce a colpirla: lui sì. In sforbiciata Succi colpisce il pallone, stavolta Antonioli non può più opporsi. I rosanero pareggiano, all’ultimo secondo, per mano sua, che aveva sognato di esultare al “Dall’Ara” ma forse con dei colori diversi. Ma poco importa: Bologna, il Bologna era nel suo destino. Saranno sette poi i gol di Davide in stagione, che poco più di un anno dopo riuscirà a coronare il suo sogno e a giocare per la squadra che ama nella massima serie.
Oggi Davide Succi gioca al Chennaiyin in India, agli ordini di Marco Materazzi e al fianco di un altro ex rosanero, Manuele Blasi. E continua a segnare: proprio due giorni fa la sua seconda rete. Ve la proponiamo, assieme agli highlights di Bologna-Palermo 1-1 che, inevitabilmente, gli ha cambiato la carriera.