Quella strana assonanza tra Zamparini e Baccaglini: e se non fosse cambiato nulla?
Quel 30 aprile che sarebbe dovuto coincidere con il closing della trattativa per il passaggio del 100% delle quote del Palermo e ormai passato da un pezzo. Ma la chiusura della contrattazione tra le due parti in gioco non è arrivata e ancora stenta ad arrivare. Rinvii su rinvii. Nel frattempo i rosanero sono retrocessi in serie B, il campionato si è concluso ed un altro mese è ormai giunto. E questo è un mese decisivo. Sì, perché adesso è la lega ad imporre una scadenza, stavolta improrogabile: quella del 30 giugno, data in cui bisogna formalizzare l’iscrizione al prossimo campionato cadetto. Ad oggi al Palermo regna l’anarchia: contratti in scadenza non vengono rinnovati, trattative in entrata e in uscita non vengono intavolate, il futuro non si programma (ancora i rosa non hanno un ds e il nome dell’allenatore della prossima stagione è ancora ignoto) e i primi pezzi pregiati stanno per dire addio (vedi Baccin, la cui partenza nuocerebbe non poco al settore giovanile). Le parti sono pienamente concentrate al passaggio di proprietà . Intanto i tifosi tremano, manca un mese al termine ultimo per l’iscrizione alla prossima B e per adesso tutto tace.
Ma al di là di questo, il ritardo protratto di questa trattativa sta facendo insinuare sempre di più un’idea per nulla confortante. E se non stesse cambiando nulla? Le notizie vaghe, i silenzi delle due sponde, l’allungamento eccessivo rispetto alle previsioni stanno facendo sorgere più di un dubbio. Ed in effetti anche l’assonanza tra Zamparini e Baccaglini non promette nulla di buono. Stesse vocali, stesse sillabe, una pronuncia che distrattamente può sembrare quasi uguale. E se tra il primo e il secondo non ci fosse alcuna differenza? E se il futuro non fosse poi così tanto diverso rispetto al passato? Fenomeni metrici a parte, al momento tutto non ispira alcun ottimismo e l’opinione che alla fine il Palermo non stia andando incontro a nessun cambiamento epocale diviene sempre più insistente.
Le parti continuano a trattare (forse), adesso la prossima data fissata per la conclusione dell’affare è stabilita alla prima decade di giugno. Ma gli occhi sono puntati tutti anche su quel 30 giugno che vuol dire futuro in B, che vuol dire sopravvivere, pensare in positivo e non continuare ad affondare verso oceani profondi, oscuri e…fallimentari.