Palermo Primavera “Ai raggi X”: scopriamo Pane, il centrocampista dai piedi buoni dei rosanero
Anche questa settimana RaccontiRosanero.it vi presenta un nuovo elemento del Palermo Primavera nella consueta rubrica “Ai raggi X”, online ogni mercoledì. Già diversi i giocatori agli ordini di mister Bosi presentati (Marson, Guddo, Punzi, Tafa, Maddaloni, Mazza, Rizzo, Ambro, Ze Maria, Gattabria, Santoro, Bonfiglio, Di Paola, Plescia, Giuliano, Tramonte, Galici, Geraci e Marinali): oggi è il turno di Giorgio Pane, centrocampista dai piedi buoni dei rosanero.
Nato a Palermo l’8 aprile del 1998, Giorgio inizia a giocare a calcio prestissimo: all’età di tre anni e mezzo infatti i genitori lo iscrivono alla scuola calcio Cei – Gonzaga, dove trascorre cinque intensi anni dove si forma fisicamente e giocando assieme a ragazzini di 2-3 anni più grandi di lui. E’ durante l’amichevole tra l’istituto ignaziano e il Palermo che Pane viene notato dai rosanero: le doti di Giorgio colpiscono particolarmente mister Tutrone, che dopo un forte pressing convince il ragazzo a trasferirsi nel club di viale del Fante. Comincia così la nuova avventura che tutt’ora prosegue: dai Pulcini alla Primavera, Giorgio si evolve da difensore centrale a centrocampista. Gioca da sotto età con i Giovanissimi Nazionali e con gli Allievi, scende quasi sempre in campo da titolare e si conquista col tempo anche la fascia da capitano. Insieme ai compagni raggiunge il traguardo delle final eight per due anni consecutivi, obiettivo mai raggiunto fino a quel momento. Grazie alle sue prestazioni, negli anni accumula anche quattro convocazioni in nazionale azzurra. Oggi agli ordini di Bosi rappresenta una pedina preziosa della zona nevralgica del campo, risultando adattabile in tutti i ruoli del centrocampo.
E’ proprio la duttilità  uno dei principali punti di forza di Pane. Centrocampista dai piedi buoni, Giorgio è dotato anche di una grande intelligenza tattica che lo rende un punto di riferimento per i compagni. Impiegato principalmente come regista, negli anni ha imparato ad interpretare anche il ruolo di mezzala e di interno. I suoi idoli calcistici, non per caso, sono i pilastri del suo ruolo: Pirlo, Xavi, Iniesta, tutti quei giocatori che parlano con il pallone. Simpatizzante per l’Inter, gli anni trascorsi vestendo la maglia rosanero hanno rafforzato il suo amore nei confronti del Palermo e gli hanno permesso di stringere forti amicizie come quelle con Maddaloni o Marinali. Amante della lettura e della musica, si è diplomato al liceo classico lo scorso anno e ha continuato gli studi iscrivendosi all’Università a Scienze della Comunicazione. Nel cassetto conserva il sogno di esordire in serie A, magari con i rosanero, coronando anche il sogno di suo padre che gli è sempre stato accanto in questo percorso, anche a casa quando tra un tiro ad un pallone e un altro ha contribuito a fare qualche danno per la felicità della mamma.