Palermo Primavera “Ai raggi X”: scopriamo Marinali, il geometra di centrocampo
Anche questa settimana RaccontiRosanero.it vi presenta un nuovo elemento del Palermo Primavera nella consueta rubrica “Ai raggi X”, online ogni mercoledì. Già diversi i giocatori agli ordini di mister Bosi presentati (Marson, Guddo, Punzi, Tafa, Maddaloni, Mazza, Rizzo, Ambro, Ze Maria, Gattabria, Santoro, Bonfiglio, Di Paola, Plescia, Giuliano, Tramonte, Galici e Geraci): oggi è il turno di Loris Marinali, centrocampista agli ordini di mister Bosi.
Loris nasce a Palermo il 28 marzo 1998, e a causa della sua iperattività a casa i genitori decidono di iscriverlo sin da piccolo alla scuola calcio Biagini-Sutera. Qui Marinali permane per quattro anni, innamorandosi pian piano del pallone. Decide quindi di trasferirsi al Cei dove però permane solo una stagione: al termine di questa infatti, durante un amichevole col Palermo viene notato proprio dalla società rosanero che decide di far fare un provino al ragazzo e alla fine di tesserarlo. Da lì è cominciato il lungo percorso fino alla Primavera di Loris, con in mezzo un anno di prestito (durante la stagione 2013/14) al Trapani. Due anni fa, grazie alle sue buone prestazioni con gli Allievi Nazionali, conquista anche la sua prima (e al momento unica) convocazione in nazionale in occasione di uno stage.
Ma chi è Marinali? Ad oggi il ruolo preferenzialmente occupato da Loris è quello di regista davanti alla difesa, nel quale può sfruttare al massimo le sue doti di palleggiatore. Eppure il ragazzo nasce attaccante grazie anche al suo buon tiro, ma con gli anni è andato arretrando di posizione fino a giungere sulla mediana, merito di mister Tumminia che gli ha cucito questo ruolo addosso. Loris è un cultore del lavoro ed è pienamente determinato nel raggiungere i suoi obiettivi: cura il suo corpo in palestra e mantiene al meglio la sua forma fisica. Tifoso della Roma sin da piccolo, segue l’esempio di Nainggolan di cui apprezza grinta e determinazione oltre che le doti tecniche. E’ molto amico di Pane e Maddaloni, compagni che conosce da anni nel settore giovanile, ma col tempo ha stretto amicizia con tanti altri elementi del vivaio, che reputa una sua seconda famiglia. Sogna di diventare un giorno un calciatore affermato e di premiare tutti i sacrifici fatti dai suoi genitori, che gli sono sempre stati accanto durante tutto il suo percorso di crescita.