Palermo Primavera “Ai raggi X”: scopriamo Galici, l’attaccante più forte degli infortuni
Anche questa settimana RaccontiRosanero.it vi presenta un nuovo elemento del Palermo Primavera nella consueta rubrica “Ai raggi X”, online ogni mercoledì. Già diversi i giocatori agli ordini di mister Bosi presentati negli ultimi tre mesi (Marson, Guddo, Punzi, Tafa, Maddaloni, Mazza, Rizzo, Ambro, Ze Maria, Gattabria, Santoro, Bonfiglio, Di Paola, Plescia, Giuliano e Tramonte): oggi è il turno di Alessio Galici, l’attaccante che ha dato un calcio agli infortuni.
Nato il 3 marzo 1998 a Palermo, all’età di tre anni scocca la scintilla d’amore per il calcio: Alessio è a casa della zia e nota un campetto con dei bambini che correvano, la curiosità lo spinge a chiedere a sua madre di portarlo lì. Un colpo di fulmine, e Galici entra anche a far parte dei pulcini della scuola calcio della Zisa, il suo quartiere, sotto la guida dei mister Casisa ed Esposito. Rimasto lì fino all’età di otto anni, si trasferisce alla Cantera Ribolla dove grazie al lavoro degli allenatori Anello e Luna continua il percorso di crescita del ragazzo. Ma non solo scuola calcio, anche la scuola della strada aiuta molto Alessio ad affinare quelle che oggi sono le sue doti. Dopo due anni trascorsi nella struttura di Totò Schillaci, Galici passa al Cei dove l’evoluzione calcistica dell’attaccante continua. Qui, agli ordini di mister Contino e sotto la supervisione del presidente Casula, Alessio si toglie parecchie soddisfazioni, prendendo parte a ben tre campionati diversi con le classi ’98, ’97 e ’96. E’ proprio durante l’ultimo torneo disputato con il Cei che viene adocchiato dal Palermo ed in particolare dall’osservatore Borsellino che nell’estate del 2011 lo porta in rosanero. Dai Giovanissimi Regionali con Colombo e Tumminia fino agli Allievi Nazionali con mister Scurto, Alessio cresce di giorno in giorno raggiungendo importanti traguardi personali e di squadra, su tutti la qualificazione diretta alle final eight per due stagioni consecutive. Proprio qui, durante l’ultima partita contro la Fiorentina, arriva il crack: Galici si rompe il legamento crociato del ginocchio sinistro, che gli costerà ben sei mesi di riabilitazione. Il ritorno agli allenamenti con la Primavera arriva il 13 dicembre del 2015, ma tre giorni dopo arriva la ricaduta: Alessio deve rioperarsi, starà fuori addirittura otto mesi. Rientrato lo scorso agosto, questa è la sua prima vera stagione con la squadra di mister Bosi, dove sta trovando un discreto spazio.
Prima punta di ruolo, Galici nel corso della sua carriera ha giocato un po’ in tutte le posizioni dell’attacco: da ala destra e sinistra, dietro le punte, all’occorrenza ha fatto anche la mezzala e in allenamento si è prestato anche come terzino. Insomma, è un ragazzo che si sacrifica, che non molla mai come dimostrato dopo i due brutti infortuni che lo hanno tenuto fuori per oltre un anno. E’ tifoso del Palermo e simpatizza per la Juventus, ed è grazie proprio alla passione per i colori rosanero che si ispira a Javier Pastore, suo idolo sin da bambino quando lo ammirava al “Barbera”. Amico con tutti i compagni di squadra dentro e fuori dal campo, viene chiamato “Gallo” per via del suo cognome e sogna di levarsi parecchie soddisfazioni in carriera e recuperare quel tempo che ingiustamente gli è stato tolto negli anni passati.