Palermo Primavera “Ai raggi X”: scopriamo Bonfiglio, il “Leo Messi” dei rosanero
Anche questo mercoledì prosegue la rubrica di approfondimento di RaccontiRosanero.it sul Palermo Primavera: “Ai raggi X”, dopo avervi presentato Marson, Guddo, Punzi, Tafa, Maddaloni, Mazza, Rizzo, Ambro, Ze Maria, Gattabria e Santoro, questa settimana vi porta alla scoperta di Francesco Bonfiglio, il bomber e capitano dei rosanero. Conosciamolo.
Francesco Bonfiglio nasce il 20 gennaio 1997 a Palermo ma è originario di San Giuseppe Jato, paesino dell’entroterra palermitano. Già all’età di quattro anni comincia a giocare a calcio nella società del suo paese, la Jetas, poi unitasi successivamente alla squadra di Piana degli Albanesi e San Cipirello col nome di Scuola Calcio A.S.D. Valerio Leto. All’età di 11 anni inizia l’avventura del giovane attaccante al Palermo, voluto fortemente da mister Pecoraro. Inizia con gli Esordienti, l’anno successivo passa ai Giovanissimi Regionali ma le ottime prestazioni gli consentono di passare a metà stagione nei Giovanissimi Nazionali pur essendo un anno più piccolo rispetto ai compagni. L’anno seguente, sempre coi Giovanissimi Nazionali, Bonfiglio cresce tanto e disputa un’ottima stagione, pur non raggiungendo con la sua squadra le final eight. Le ottime prestazioni gli consentono di passare, ancora una volta come sotto età , agli Allievi Nazionali dove mette subito in mostra le sue doti: attirerà le attenzioni degli osservatori azzurri, che lo convocheranno ad uno stage con l’Italia U15 e ad un Torneo dei Gironi, dove Francesco contribuirà alla vittoria della formazione Sud. La volta buona per arrivare alle final eight si presenta l’anno successivo, ancora con gli Allievi, ma un giorno prima della partenza Francesco si rompe il legamento della caviglia ed è costretto a rimanere a casa.
Insomma, un appuntamento tra Bonfiglio e le fasi finali che sembra non volersi realizzare. Giunge comunque il passaggio in Primavera: il primo anno agli ordini di mister Bosi è influenzato dall’infortunio subito l’anno precedente, che ne compromette continuità e prestazioni (collezionerà solo 14 presenze ed una sola rete). La maledizione si interrompe durante la stagione 2015/16: Francesco diventa titolare indiscusso, con sette reti trascina il Palermo al primo posto in classifica e finalmente giunge a disputare le final eight, che si arrestano subito e sfortunatamente ai quarti contro l’Inter. Rimane comunque un’annata da incorniciare per Bonfiglio, tra risultati di squadra ottenuti (un Torneo di Viareggio disputato da protagonista fino in finale) e personali (è il capocannoniere dei rosanero). Quest’anno, essendo il più grande della squadra, diviene capitano e continua ad essere trascinatore a suon di gol.
Ma chi è Bonfiglio? E’ la tipica seconda punta funambolica, brevilinea e imprendibile da prendere per gli avversari. Destro di piede, quando parte con la palla diventa spesso incontenibile e di lui colpisce la rapidità ed il dribbling. Molto simile al campione argentino Lionel Messi per movenze, è anche l’idolo calcistico del ragazzo. Negli anni trascorsi nel vivaio rosanero è rimasto molto legato all’ex compagno di squadra Paolo Grillo, ora al Siena (leggi anche Esclusiva Grillo: «Che soddisfazione la prima rete tra i professionisti. Cresco al Siena con un sogno: ritornare al Palermo»), e coltiva anche una grande amicizia con Andrea Punzi. Tifoso della Juventus fin da piccolo e del Palermo, deve al padre l’amore per il calcio: nasce proprio in un campo sotto casa di Francesco e assieme al papà la passione per questo sport. Il sogno nel cassetto, ovviamente, solo uno: esordire un giorno tra i professionisti, possibilmente con la maglia rosanero addosso (leggi anche Ag. Bonfiglio a RaccontiRosanero.it: «Francesco pronto per la prima squadra, su di lui tante squadre di Lega Pro»).