Zona rossa e saracinesche abbassate: non fate abbili, il Palermo non farà nessun acquisto a gennaio
Negozi chiusi, saracinesche abbassate, metteteci pure il freddo invernale. Palermo è in zona rossa e in una situazione di emergenza. Lo è geograficamente a causa della pandemia, lo è anche sportivamente parlando a causa del fallimentare girone d’andata. Il nono posto, seppur significherebbe la qualificazione ai playoff (per un pelo), rappresenta al momento una enorme delusione se confrontato con le aspettative di inizio stagione.
Ma come da zona rossa che si rispetti, anche l’economia è ferma e così sarà anche il mercato di gennaio dei rosanero. Il Palermo non farà nessun acquisto. E scherzi a parte, non perché i negozi sono chiusi o quant’altro, ma perché la società per determinate ragioni (non stiamo qui ad ipotizzare quali) ha già deciso così.
L’andamento in campionato della squadra di Boscaglia fino al 23 dicembre scorso, ultima partita prima delle vacanze natalizie, aveva dato tanti indizi sulla inadeguatezza della rosa per degli obiettivi ampiamente dichiarati come la lotta al vertice. Se l’intenzione fosse stata di apportare dei miglioramenti grazie al mercato di riparazione, probabilmente avremmo avuto adesso qualche nome nuovo nella rosa a disposizione del mister o perlomeno una o due trattative in fase avanzata. Invece no. E non fatevi ipnotizzare dalle voci sui giornali del possibile interesse sui vari Di Gaudio, Crimi e compagnia bella: sono come le dichiarazioni dei vari politici quando dicono che fra due settimane il lockdown si concluderà. Servono ad attuppare gli occhi. E se Sagramola invece di dire che la squadra è stata costruita male dichiara che abbiamo sottovalutato Ternana e Bari. E se anche Pelagotti, che per certi versi è il frontman di questo gruppo, dichiara che possiamo ancora ambire al primo posto dando indirettamente ragione alle scelte societarie estive beh, non c’è più nulla da scrivere. Quindi non fate abbili. Il mercato del Palermo è chiuso. E non si è mai aperto.