Un Palermo giovane: da Ambro a Santoro, tutti i ragazzi del vivaio che ambiscono alla prima squadra
Sarà un Palermo giovane. E’ questo ciò che ha fatto intendere il nuovo allenatore Bruno Tedino un paio di giorni fa nel corso della conferenza stampa di presentazione. Un Palermo che punterà al talento, magari a quello di casa propria. E di giovani talentuosi la squadra rosanero ne ha tanti. Da anni, infatti, il vivaio ottimamente gestito da Dario Baccin e, dalla prossima stagione, probabilmente da Sandro Porchia, sta sfornando diversi giocatori dal grande potenziale, che necessita solo di poter essere espresso. Alcuni nomi sono già noti e hanno avuto qualche chance nella scorsa stagione (al Palermo o in prestito altrove): Lo Faso, Bentivegna, Pirrello, La Gumina, Toscano, Accardi, Fiordilino, Alastra e Ruggiero sono alcuni dei tanti nomi che o in rosanero o tra serie B e Lega Pro hanno accumulato esperienza tra i professionisti. Ma ce n’è altri provenienti dal settore giovanile che potrebbe ritagliarsi uno spazio per la prima volta nella stagione che sta per iniziare.
Con la nuova formula della Primavera, che prevederà per la formazione rosanero l’inserimento nella “serie B” del campionato giovanile con un conseguente declassamento rispetto alle scorse stagioni, la prospettiva di giocare un altro anno nel vivaio per molti ragazzi non è più allettante come prima. Per cui si aprono due differenti strade: o la cessione in prestito e quindi la prima avventura tra i “pro” o la promozione in prima squadra proprio nel Palermo. Partendo dai ’97, che sicuramente non potranno giocare in Primavera in quanto ormai fuori età , i rosanero stanno valutando se trattenere o meno Punzi, Bonfiglio e Giuliano. Quest’ultimo, tra i tre, è quello che ha più prospettive di rimanere in quanto già la scorsa stagione ha svolto il ritiro precampionato coi “grandi” e nutre della stima del nuovo tecnico che lo ha allenato nelle selezioni giovanili della nazionale italiana. Su Punzi e Bonfiglio, invece, ci sono più dubbi: potrebbero essere valutati durante la preparazione in Carinzia, ma è probabile comunque che alla fine vengano ceduti in prestito.
Passando ai classe ’98, oltre a Simone Lo Faso che è un pupillo di Tedino oltre che il più talentuoso e l’unico ad aver accumulato presenze in A la scorsa stagione e a Marson che sarà probabilmente ancora il terzo portiere, ci sono anche diversi giocatori che stanno discutendo con la società il proprio futuro: tra questi citiamo Maddaloni e Tafa, gli unici due che potrebbero sperare realmente di essere aggregati al ritiro austriaco con l’auspicio di rimanere nel gruppo del Palermo per l’intera stagione. Quel che è certo è che non rimarranno a giocare in Primavera da fuori quota, in caso contrario andranno via in prestito a farsi le ossa. Una prospettiva probabile anche per i vari Tramonte, Di Cara, Plescia, Galici, Marinali, Pane, Flauto e Kebbeh, che in caso di accordo con il club rosanero (ricordiamo che sono tutti in scadenza e in caso di mancato rinnovo verranno svincolati) verranno ceduti a titolo temporaneo. Già ex Gattabria, che non si allena coi compagni da oltre due mesi, così come Breza che non verrà riscattato (era in prestito dal Monopoli).
Concludendo la nostra discussione con i classe ’99, molti di questi prenderanno parte al campionato “Primavera 2” ma non è da escludere che alcuni di loro possano andare via in prestito o possano fare da spola tra vivaio e prima squadra. Tra tutti sicuramente quelli che hanno più prospettive di partire in ritiro con la prima squadra il prossimo 12 luglio sono Ambro, Santoro e Ze Maria, sia perché sono i più talentuosi sia perché attualmente la rosa del Palermo è più carente proprio nel reparto di centrocampo. I tre ragazzi, inoltre, hanno già mercato: i primi due hanno estimatori in Lega Pro, sul lusitano ci sono gli occhi di alcuni club portoghesi. Tutti gli altri, invece, probabilmente disputeranno il campionato giovanile o andranno via in prestito. Una piccola parentesi finale va fatta sui classe 2000, ovvero sugli ormai ex Under 17 che hanno disputato una grande stagione: non è da escludere che i più talentuosi possano essere valutati, in ritiro o durante il corso della stagione, per un’eventuale promozione in prima squadra.