This is DeZerbiLandia: tra corsa, possesso e rivincite degli “emarginati”
Forse (anzi sicuramente) non è il bel Palermo al quale eravamo abituati anni fa. Ma viste le vicende degli ultimi tempi, possiamo oggi ritenerci più che soddisfatti. Cinque punti in cinque partite: con un calendario come quello che i rosanero avevano e con una rosa a disposizione sulla carta non eccezionale, immaginare questo bottino era quasi utopistico. Invece no: il ritorno nel capoluogo siciliano, dopo due trasferte consecutive, è ricco di un pareggio ed una vittoria. Ed il merito è di tutta la squadra.
Ma nessuno si offenderà se punteremo i riflettori in particolare su alcuni elementi. In primis sul mister. Con spavalderia e voglia di fare, Roberto De Zerbi sta piano piano inculcando il suo credo calcistico ai rosanero, mostrando di partita in partita un miglioramento dietro l’altro. Prima del suo arrivo, viste le precedenti gare, sembrava impossibile prospettare qualche vittoria in un prossimo futuro, ed i gol parevano essere materia sconosciuta per il Palermo. Adesso però questa squadra va assumendo sempre più una fisionomia ben precisa, fatta di tanto impegno e agonismo per tutti i novanta minuti, solidità difensiva (per quanto possibile) e al momento opportuno letalità in area di rigore. Pur con i suoi limiti, il Palermo gioca a calcio, facendo possesso palla, difendendosi col coltello fra i denti, sfruttando al massimo le occasioni da gol create. E’ la cura De Zerbi.
Una cura principalmente psicologica. Perché diciamolo a chiare lettere: il negativismo buttato addosso alla squadra rosanero è stato fin troppo esagerato. E stiamo parlando di uomini, facilmente influenzabili dalle voci, dalle critiche, dalle troppe e spesso ingiuste sentenze nefaste. Senza un lavoro a livello mentale, difficilmente poteva arrivare un successo anche a livello fisico e soprattutto di risultati in campo. Nasce così la rivincita degli “emarginati”, di quei giocatori che nonostante il massimo impegno possibile erano stati messi alla forca da tutti, tifosi e non. Nasce così la rinascita di Nestorovski, che prima di mercoledì scorso non aveva ancora alcuna confidenza con le porte avversarie e che invece adesso si rilancia con due gol consecutivi da attaccante puro. Nasce così la ribalta di Posavec, da brocco a grande promessa e da grande promessa a brocco nel giro di poche ore e adesso reduce da una grande gara chiusa a porta imbattuta. E così nasce la storia di tutta la difesa che (qualche amnesia a parte) poco concede alle squadre avversarie. E’ il risorgimento dei terzini Rispoli e Aleesami, due spine nei fianchi che pungono ad oltranza. E’ la vittoria di tutti, dei centrocampisti che sudano sangue e dei trequartisti che danno tutto ciò che hanno a disposizione.
This is DeZerbiLandia, semplicemente. Fatta di corsa, possesso e rivincite. Una terra ancora tutta da scoprire ma che già all’orizzonte sembra un nuovo mondo pieno di ricchezze…