Tante lacune e poca esperienza, servono rinforzi: ecco il possibile mercato del Palermo a gennaio
Si sapeva sin dalla fine della scorsa sessione estiva di calciomercato: questo è un Palermo incompleto. Lo aveva detto esplicitamente Ballardini, che a più riprese chiedeva qualche rinforzo in più d’esperienza in determinati reparti scoperti: un portiere e un attaccante. Al tecnico ravennate sarebbero bastate queste altre due pedine. Probabilmente, le dimissioni dell’allenatore dopo il pareggio contro l’Inter sono state dovute anche all’insoddisfazione legata ai mancati acquisti da lui richiesti. Oggi, la squadra in mano a De Zerbi conferma sul campo a suon di sconfitte quanto era stato già previsto due mesi addietro: sono necessari nuovi innesti a gennaio.
Se ne è accorto anche il presidente Zamparini, che ha dichiarato dopo il ko contro l’Udinese come interverrà sul mercato durante la prossima finestra invernale, sperando magari in nuovi capitali che rendano più ricche le operazioni in entrata. Ma bisogna essere realisti e, attualmente, questa eventualità è ancora molto remota. In ogni caso, il Palermo dovrà intervenire sul mercato e dovrà farlo soprattutto in maniera rapida e mirata, provando come detto dallo stesso patron rosanero di concludere buona parte delle operazioni già i primi di gennaio. Ma analizziamo la rosa a disposizione e cerchiamo di capire dove questa squadra necessita maggiormente di nuove pedine.
Partendo dalla porta, Posavec è padrone indiscusso dei pali considerato che alle sue spalle vi è Fulignati, con ancora meno esperienza rispetto all’estremo difensore croato, e Marson che è un classe ’98. Ballardini avrebbe voluto una “chioccia” che all’occorrenza facesse crescere Josip e in caso di difficoltà lo sostituisse, ma la dirigenza ha valutato diversamente e ad oggi sembra improbabile che arrivi un nuovo portiere a gennaio. La difesa è uno dei principali punti di discussione delle ultime settimane: undici gol subiti nelle ultime tre giornate, diciannove da inizio stagione che fanno dei rosanero la terza formazione più bucata del campionato. Paradossalmente, questo reparto risulta essere quello più esperto anagraficamente, con il solo Goldaniga avente 22 anni e i vari Rajkovic, Gonzalez, Andelkovic, Cionek e Vitiello che si dirigono o hanno già raggiunto o superato la trentina. Ciò che impensierisce di più, in questo caso, è la tenuta fisica di diversi elementi: il “Pipo” negli ultimi mesi è apparso fragile e di recente si è nuovamente infortunato, stesso discorso dicasi per Rajkovic che non è nuovo a lunghi stop (è già successo in passato nella sua carriera), Vitiello ha 33 anni e non ha più la stessa verve di qualche anno fa. L’unico ad aver reso al meglio fino ad ora è Cionek, che si è conquistato il posto da titolare ed anche i consensi nella nazionale polacca. Probabile, dunque, che il Palermo vada alla ricerca di un nuovo centrale difensivo possibilmente esperto e soprattutto bravo con i piedi, vista la filosofia di gioco di mister De Zerbi che prevede l’inizio dell’azione fin dalla linea difensiva. Mentre sulle vie laterali difficilmente si cambierà qualcosa: Rispoli a destra ed Aleesami a sinistra sono stati tra i migliori in squadra fino a questo momento, ed in panchina siedono Morganella e Pezzella che danno delle buone garanzie. Nelle scorse settimane è uscito dal Sud America il nome di Miguel Trauco, esterno sinistro peruviano in forza all’Universitario. L’impressione però è che i rosanero si concentreranno su zone del campo che urgono maggiormente di rinforzi.
A centrocampo la situazione è parecchio ingarbugliata. Numericamente c’è tanta concorrenza per due o tre posti nell’undici titolare, ma al momento il solo Gazzi sembra aver dato garanzie. Preoccupante l’inizio di stagione di Hiljemark, che pare non aver più le stesse motivazioni e potrebbe anche lasciare il Palermo già a gennaio. Chochev e Jajalo difficilmente si muoveranno, ma non si può di certo dire che siano stati impeccabili. Bruno Henrique avrebbe dovuto dare maggiore ordine alla mediana ma non riesce a trovare continuità né di minutaggio, né di prestazioni. E Bouy, oggetto misterioso dei rosanero che ha trovato spazio solamente un paio di minuti contro la Sampdoria e non è nemmeno valutabile. Si è parlato di Deli della Paganese che piaceva a De Zerbi ai tempi del Foggia ma, con tutto il rispetto per il giocatore, al momento al Palermo serve ben altro, sia in termini di esperienza che in termini di età . Possibile auspicare quindi, almeno un nuovo innesto a centrocampo, che abbia confidenza con la palla al piede e che conosca bene la serie A.
L’attacco, infine, è quel reparto che in quanto ad esperienza può puntare solamente sul solo Diamanti che al momento non ha ancora raggiunto la piena forma fisica e non è stato nemmeno messo in condizione di giocare al meglio: troppo distante dalla porta, Alino difficilmente ha potuto rendersi pericoloso dalle parti dei portieri avversari. Attorno a lui, poi, una infinità di giovanissimi ed inesperti trequartisti e ali che probabilmente avranno un buon futuro davanti, ma che al momento non sembrano essere pronti per essere protagonisti nella massima serie. Tuttavia, l’impressione è che il Palermo punterà ancora sui vari Embalo, Sallai, Bentivegna e Quaison. Attenzione a quest’ultimo, col contratto in scadenza e possibile partente qualora non dovesse raggiungere un accordo con la dirigenza. Solo in tal caso, allora, i rosanero valuterebbero un eventuale acquisto sulla trequarti. Da non dimenticare inoltre il rientro di Trajkovski. In avanti, invece, Nestorovski sta facendo gli straordinari facendo da solo a sportellate con tutte le difese della A. Con il solo Balogh al suo fianco, che comunque ha poco convinto, questo è il reparto che urge di un rinforzo di rilievo. Probabile che il Palermo punti sugli stessi profili sui quali a puntato in estate: Ciofani del Frosinone, Petkovic del Trapani, Melchiorri del Cagliari. Possibile anche che si punti a qualche “emarginato” della massima serie: un Palacio dell’Inter potrebbe essere un’ipotesi percorribile, così come un Floccari del Bologna o anche Pinilla che all’Atalanta sta trovando pochissimo spazio. Difficile che il Palermo vada all’estero, a meno di un acquisto roboante e che ne valga davvero la pena. Quasi impossibile l’arrivo di uno svincolato, quindi scartate le ipotesi Berbatov, Cavenaghi e compagnia bella. Dunque una punta forte, esperta. E magari un’outsider come piace al Palermo: una scommessa dai campionati minori o dall’estero. A De Zerbi piaceva molto Sarno, uno dei suoi punti fermi al Foggia, e non sarebbe una sorpresa se chiedesse anche il suo aiuto per risalire in classifica.
C’è un Palermo da ricostruire, con tante lacune e pochissima esperienza. Gennaio è ancora distante due mesi, ma vista la precarietà in classifica non è mai troppo presto iniziare a pensare a come rattoppare questa squadra, piena di buchi e toppe mal ridotte.