Tanta qualità , un gruppo unito e un maestro in panchina: così il Palermo U17 vola alle Final Four
Il Palermo continua a sognare. La doppia vittoria nei quarti di finale contro lo Spezia ha di fatto spedito gli Under 17 rosanero alle Final Four, un traguardo storico per la società che mai con la categoria Allievi era arrivata così lontano. Adesso invece le fasi finali in sono realtà , già venerdì Scurto ed i suoi ragazzi si ritroveranno in Emilia Romagna pronti a scendere in campo domenica prossima per sfidare l’Inter in semifinale.
Sembra una di quelle favole con il lieto fine. Con un mister che da anni compie un gran lavoro nel settore giovanile giungendo sempre alle Final Eight ma guardando solo da lontano lo Scudetto. Oggi però, con il passaggio alle semifinali, quello Scudetto è un passo più vicino. Tra il Palermo e il tricolore ci sono due partite, quella coi nerazzurri e l’eventuale finale. Due partite da non perdere, e chi se non i rosanero possono compiere quest’impresa? Il Palermo è l’unica squadra imbattuta in Italia, da inizio stagione ed anzi addirittura dall’ultima partita della scorsa. Anche con lo Spezia la catena non si è spezzata. Né l’Inter, né l’Atalanta, né il Torino: solo i rosanero non hanno mai perso. Perché fermarsi proprio ora?
Il Palermo già da domani inizia a prepararsi per domenica, non c’è tempo per le vacanze, non c’è tempo per riposare. Le Final Four sono alle porte. D’altronde, proprio il lavoro costante e puntiglioso è uno dei segreti di questa squadra che sta stupendo tutta Italia. Correre, correre, senza mai fermarsi. Proprio come fatto ieri contro i liguri. E’ un Palermo volenteroso, instancabile. Ma anche assetato di vittorie. E’ soprattutto un Palermo unito, fatto di tanti palermitani col rosanero nel cuore che hanno accolto a braccia aperte i vari Sicuro, Ruggiero, De Marino, Leonardi e tutti quei ragazzi che invece stanno diventando palermitani d’adozione. Questa unione è diventata l’arma in più: tutti remano nella stessa direzione, tutti puntano lo stesso obiettivo.
Ma se c’è qualcuno che pensa che questo è solo un Palermo operaio si sbaglia di grosso: c’è tanta, tanta qualità . A partire da D’Amico, l’asso di questa squadra ma non l’unico. Basti pensare a Cannavò, vice-capocannoniere rosanero, o a Lucera (che ieri ha rotto gli equilibri) o ai vari Antonino Gallo e Luigi Mendola dalle indubbie qualità tecniche. Una qualità che non manca nemmeno in difesa, con gente come capitan Gambino, Romano, Marchese e Mirko Gallo che sta contribuendo insieme al proprio portiere Belladonna a rendere il reparto arretrato di sicuro affidamento. I protagonisti sono tutti, anche chi sta in panchina e gioca meno: Retucci, Birligea, Montaperto, Terranova, Lombino, Mazzara, Baresi, Guarnieri, anche i 2001 dell’Under 16 arrivati a dare sostegno.
Tutti importanti, perché c’è chi li fa sentire parte integrante: lui, Scurto, fenomeno sia in panchina che fuori dal campo, capace di creare un collante vigoroso capace di tenere uniti tutti oltre che una squadra bella da vedere e soprattutto vincente. Il Palermo arriva così alle Final Four: con tanta qualità , un gruppo unito e un maestro in panchina. Pronti a dare battaglia all’Inter per coronare un sogno: quello di diventare Campioni d’Italia.