Che squadra quella degli Allievi Nazionali rosanero: belli, invincibili e…snobbati dall’Italia
Un’altra vittoria, tanto per non smentirsi: è una stagione da favola quella disputata fino ad ora dal Palermo Under 17, che da anni ormai sta abituando a prestazioni incantevoli grazie soprattutto ad un mago come Giuseppe Scurto, scopertosi un vero esperto nel lavoro coi giovani. Quest’anno però i rosanero stanno esagerando: primo posto sempre più consolidato, un attacco stellare (il migliore del girone), una difesa quasi di ferro. E soprattutto un periodo di imbattibilità che continua ininterrottamente dalla prima di campionato: ora sono sedici i risultati utili consecutivi, esattamente come il numero di giornate fin qui disputate. Tredici vittorie e solamente tre pareggi, un’imbattibilità in casa incredibile (otto successi su otto, l’ultimo quello di ieri contro il Frosinone) e una squadra che regala anche tanto spettacolo in campo.
Belli e invincibili questi ragazzi degli Allievi Nazionali. Ed anche snobbati. Sì, perché nessuno in Italia parla dell’armata rosanero. Probabilmente perché il nome Palermo non fa notizia, o forse perché è più facile parlare di un Palermo che perde (come quello della prima squadra) piuttosto di uno che non fa sconti a nessuno, nemmeno ad una più pubblicizzata Roma dominata e battuta appena due settimane fa. Intanto però i ragazzi di Scurto vincono e convincono. Convincono tutti, tranne quelli della nazionale azzurra, che continuano a bocciarli e a preferire giocatori di squadre più blasonate. Mirko Gallo, capitano dei rosanero e futuro della Primavera, è uno dei più affidabili difensori del panorama Under 17. L’omonimo Antonino Gallo e Ciro Sicuro bruciano chilometri sulle fasce. Leonardi, Ruggiero e Mendola a giro si impadroniscono del centrocampo ad ogni partita. E in avanti oltre a Felice D’Amico (l’unico ad aver avuto un poco di attenzione dall’Italia) c’è un certo Kevin Cannavò che con undici gol è diventato il capocannoniere del campionato (è stato anche il primo protagonista della nuova rubrica “Giovani aquile” di RaccontiRosanero.it). Loro e tutto il resto del gruppo non meritano l’azzurro, almeno secondo il parere degli osservatori di Coverciano.
Ok, va bene: ce li godiamo solo noi palermitani i nostri campioni. Però è ingiusto. È ingiusto dover sperare di vestire la maglia dell’Inter, del Milan, della Juventus o di altri settori giovanili più sponsorizzati per avere i giusti meriti. Questa è una squadra che merita rispetto, che sul campo sta dimostrando di essere la più forte, gara dopo gara. Un’indifferenza così può da un lato spazzare via inutili pressioni, ma dall’altro riduce ingiustamente il lavoro incredibile svolto in questi mesi. Bisogna per forza vincere lo Scudetto per guadagnarsi l’attenzione? Bene allora, vinciamolo!