In “ritiro spirituale”: De Zerbi chiama tutti a raccolta sotto la sguardo di Zamparini, tutte le idee su cui lavorerà il mister
Giornata di riposo domenicale: per ricaricare le batterie, per meditare sul passato, per iniziare a vedere il futuro con un po’ più di serenità . Questa sera il Palermo parte, direzione Lombardia e precisamente Coccaglio: lì avrà inizio il “ritiro spirituale” dei rosanero.
E già . Perché questa squadra, più che sul piano fisico ha bisogno di trovare la sua pace, il suo equilibrio nella propria testa, interiormente. Perdere non porta mai serenità , figuriamoci quando lo si fa cinque volte consecutivamente. Ma anche dalle sconfitte si può crescere, ed è proprio da qui che mister De Zerbi vorrà iniziare a lavorare. I cinque ko di fila in campionato sono una realtà , che seppur negativa, bisogna prendere in considerazione per potere capire “qual è il problema?”. Dunque tutti a raccolta, anche gli infortunati, per poter trovare quelle risposte che il tecnico e tutta la squadra stanno cercando.
Si lavorerà duro, sotto gli occhi attenti del presidente Zamparini, che vuole stare vicino ai rosanero in questo momento delicato facendo sentire tutto il suo affetto e il suo appoggio. Sul piano mentale, De Zerbi avrà parecchio da fare: è una squadra giovane, per larghi tratti inesperta, che però sta crescendo. Già contro il Milan il Palermo ha lasciato intravedere incoraggianti segnali di crescita soprattutto nello spirito di ricercare il risultato anche contro una squadra sulla carta più forte. Adesso arriva il Bologna, decimato anch’esso dagli infortuni e di certo un avversario più alla portata rispetto ai rossoneri. Non bisogna sbagliare.
E oltre a lavorare sulle condizioni psicologiche, ovviamente il mister dovrà anche trovare le giuste soluzioni in termini di modulo e di giocatori da schierare. De Zerbi non vuole cambiare le sue idee di calcio, punterà ancora sul possesso palla e sul gioco. E si affiderà allo schieramento che più gli ha portato soddisfazioni durante la sua carriera: il 4-3-3, che all’occorrenza diventa un 4-1-4-1. In difesa i rosanero perdono nuovamente Rajkovic, che si conferma giocatore di cristallo come negli ultimi cinque anni della sua carriera. Mancherà anche Gonzalez, che con molta probabilità non farà in tempo a recuperare per la trasferta emiliana. Dunque spazio a Cionek e ad uno tra Andelkovic e Goldaniga. Quest’ultimo, il più giovane del pacchetto di centrali difensivi, ha bisogno di ritrovare fiducia dopo le ultime prestazioni al di sotto delle aspettative che gli hanno fatto perdere terreno rispetto ai compagni di reparto. Potrebbe essere il momento del suo rilancio. A destra l’ex Foggia potrà contare nuovamente su Rispoli, che assieme ad Aleesami dal lato opposto avrà il compito di supportare costantemente la trama offensiva del Palermo. E poi c’è Posavec, che ha dimostrato la sua incredibile forza mentale: dopo l’errore contro il Milan si è ripreso alla grande nel secondo tempo. Ed è da qui che il portiere croato dovrà ripartire.
Sarà una settimana utile anche per rimettere in sesto Alessandro Gazzi, il migliore playmaker davanti alla difesa che i rosanero hanno a disposizione. Il trentatreenne è importantissimo a centrocampo, soprattutto in fase di interdizione, ed il Palermo ha bisogno di averlo al 100%. Su Hiljemark, invece, il compito di De Zerbi sarà più arduo in quanto lo svedese pare soffrire più interiormente che fisicamente. Deve ritrovare fiducia, perché a lui probabilmente l’allenatore si affiderà al “Dall’Ara”. Non dovrà calare la tensione anche Bruno Henrique, che contro i rossoneri per la prima volta in stagione si è fatto valere, giocando in una posizione più consona alle sue caratteristiche. E chissà che non potrà essere un ritiro rinvigorente anche per Bouy, che attende ancora il suo turno. In avanti infine tutto è nelle mani di Nestorovski, su cui il Palermo ripone totalmente le sue speranze: fino ad ora il macedone ha svolto egregiamente il suo compito, soprattutto lontano dalla Sicilia. E contro il Bologna, forse, potrà contare anche sul supporto di un suo connazionale: Trajkovski sta recuperando e presto tornerà in campo, magari già domenica prossima. Chi sicuramente ci sarà è Diamanti, grande ex della sfida alla ricerca della sua prima rete che lo stesso Alino promette al più presto. Chissà se proprio lo stadio bolognese non possa essere il giusto palcoscenico per ricominciare a segnare. Alle sue spalle Lo Faso scalpita, dopo la bella presentazione al “Barbera”, e può essere la sorpresa non solo della partita contro i felsinei ma anche del prosieguo di stagione.
Lavorare con calma, sotto il caldo abbraccio del presidente e seguendo le direttive del proprio mister. Concentrati, meditando e scacciando via ogni pensiero negativo. Il Palermo può rinascere, dovrà farlo. Per scacciare lontano anche quella brutta posizione di classifica che tanto fa paura.