Palermo U15 e U16, si va in vacanza: il racconto della stagione 2016/17
Ieri 1° giugno 2017 è stato un giorno di saluti in casa Palermo: le formazioni Under 15 e Under 16 infatti hanno sostenuto l’ultimo allenamento stagionale prima di cominciare le meritate vacanze estive. La squadra di Tumminia ha concluso la stagione con una blanda sgambatura, i ragazzi di Zammitti hanno sfidato in amichevole l’Under 17 (che invece è ancora in corsa per il tricolore). Poi l’arrivederci ad agosto, quando inizieranno le preparazioni precampionato. Una stagione in crescendo per entrambe le squadre rosanero, entrambe partite con il freno a mano tirato salvo poi schiacciare il piede sull’acceleratore scalando una posizione dietro l’altro fino al quarto posto in classifica che ha permesso sia agli ex Giovanissimi Nazionali che alla nuova Under 16 di qualificarsi ai playoff, poi conclusisi con l’eliminazione per tutte e due le formazioni.
Nessuno tuttavia si aspettava che da Graca e compagni potessero arrivare così lontano guardando le prime battute stagionali: un solo punto nelle prime cinque partite per l’Under 15, frutto di quattro sconfitte ed un pareggio arrivato solamente alla quinta di campionato. Un inizio disastroso ma anche sfortunato: il Palermo doveva ancora amalgamarsi. Poi, quel Ternana-Palermo 0-4 alla sesta giornata ha dato la svolta: i rosanero inanellano otto vittorie consecutive, con 22 gol realizzati e solamente sei subiti. I ragazzi di Zammitti dai bassifondi della classifica si proiettano al secondo posto. Ed anche contro la Roma in casa (capolista indiscussa) i classe 2002 si fanno rispettare pur perdendo immeritatamente. Le giovani aquile non demordono, si mantengono in zona playoff fino all’ultima giornata di campionato, dove tuttavia i rosanero devono sperare in un passo falso delle avversarie per piazzarsi al quarto posto. Alla fine è così, il Palermo arriva quarto e vola al primo turno dei playoff dove incontra la Salernitana, già affrontata e battuta due volte in stagione. Non c’è due senza tre, avremmo potuto dire. Ma nella sfida più importante sono invece i padroni di casa campani ad avere la meglio, interrompendo i sogni tricolore dei vari Buttigé, Piscopo, Bisconti e Di Dio, solo alcuni dei protagonisti di un’annata comunque da incorniciare.
Sulla stessa scia anche l’Under 16, che invece di sconfitte di fila ne fa cinque ad inizio campionato. Anche in questo caso, a portare bene sono i neroverdi della Ternana, battuti 3-0 in trasferta: da lì il Palermo inizia la sua scalata, vincendo sette partite delle prossime nove giornate e arrivando a ridosso della zona playoff. La lotta per un posto tra le prime cinque però è serrata, e la quinta posizione potrebbe non bastare. Comincia così l’inseguimento al quarto posto, prima preso e poi perso, poi riacciuffato un’altra volta e sfuggito nuovamente di mano. Un tira e molla che dura fino alla fine. Ma arriva l’ultima giornata, il Palermo affronta l’Avellino e ha un solo risultato a disposizione per classificarsi ai playoff: vincere. E i rosanero non tradiscono le aspettative: contro i “Lupi” Romeo e compagni giocano a tennis, imponendosi 6-0. Si vola al primo turno, il primo avversario è il Benevento, altra vecchia conoscenza del girone C. Un’altra trasferta campana vittoriosa per i ragazzi di Zammitti, che tornano in Sicilia con un bell’1-3 che li qualifica al secondo ed ultimo turno di playoff. Adesso sarà sfida all’Udinese, in casa davanti ai propri tifosi per la migliore classifica: tutto sembra girare per il verso giusto, anche la rimonta da 0-1 a 2-1 firmata Buongarzoni e capitan Angileri contro i bianconeri ed il secondo tempo dei rosanero che appaiono determinati nel voler strappare un biglietto per i quarti di finale. Purtroppo però i friulani, con un po’ di fortuna e di cinismo, ribaltano la partita ancora una volta: alla fine finirà 2-3, il Palermo dirà addio al sogno Scudetto consapevole anche in questo caso di aver dato tutto, e forse anche di più.
Adesso il riposo meritato, tutti a casa dalle proprie famiglie in giro un po’ per tutta l’Italia. Il tempo di ricaricare un po’ le batterie e ricominciare. E chissà , raccontare ancora altre emozioni, magari un pizzico più grandi.