Palermo, tutti gli affari e i bidoni del mercato di gennaio: da Cavani a Vazquez, da Matusiak a Sperduti e Arteaga
Ci siamo, è cominciata ufficialmente la sessione invernale di calciomercato. Un mese, quello di gennaio, dove le squadre corrono ai ripari per cercare di rimediare agli errori fatti in estate: non a caso si parla di “mercato di riparazione”. Il Palermo, più degli altri anni, deve intervenire per rinforzare una rosa debole e per provare a centrare una salvezza che al momento appare parecchio complicata. Negli anni passati sono stati diversi i colpi in entrata fatti dalla squadra rosanero nel mese di gennaio, ma non sono mancati nemmeno i fallimenti e i flop. Scopriamo tutti gli affari e i bidoni della squadra rosanero acquistati nel mercato invernale da quando Zamparini è alla presidenza del Palermo.
Alla prima stagione al Palermo, l’ormai lontana 2002/03, il patron friulano per cercare di riportare i rosanero nella massima serie è intervenuto a gennaio portando in Sicilia diversi elementi: l’unico però a lasciare un po’ il segno fu Paul Codrea, regista rumeno proveniente dal Genoa. Anonime o quasi, invece, le esperienze di Oscar Brevi, Del Nero, Masiello, Pestrin e Matteini. I primi botti di mercato, invece, sono arrivati l’anno successivo, quando nella stagione della promozione Zamparini rinforzò un Palermo già stellare per la serie B portando in Sicilia l’esterno sinistro Fabio Grosso (che poi regalerà nel 2006 la quarta Coppa del Mondo all’Italia) ma anche Giuseppe Biava (all’epoca difensore sconosciuto dell’Albinoleffe) e i gemelli Filippini, tutti protagonisti della storica promozione in serie A.
Quasi nulla la sessione invernale del primo anno in A (stagione 2004/05): il Palermo stava disputando già un campionato più che sorprendente e non necessitava di “ripararsi”. In ogni caso arrivò Possanzini (tornato di recente in rosanero perché vice di De Zerbi), ma la sua fu una breve e irrelevante esperienza. Più ricca la lista di acquisti di gennaio 2006: in rosanero arriva David Di Michele dall’Udinese (vero e proprio colpo, segnerà sedici reti in un anno e mezzo) ma anche Giovanni Tedesco, centrocampista palermitano doc e beniamino dei tifosi. Non solo acquisti azzeccati però, perché giunsero nel capoluogo siciliano anche Agliardi e Lupatelli, due tra i portieri più deludenti della storia recente del Palermo (oltre all’attaccante Godeas).
La sessione invernale della stagione 2006/07 invece viene ricordata principalmente per due motivazioni: la prima è perché in Sicilia arriva uno sconosciuto e giovanissimo Edinson Cavani (che dopo due mesi esordirà contro la Fiorentina segnando una gran rete al volo e poi verrà ceduto al Napoli per poco meno di venti milioni nell’estate del 2010), la seconda è perché oltre al “Matador” il Palermo acquista il “più pronto” Matusiak (silurato dopo sei mesi e primo grande “bidone” del mercato di gennaio dell’era zampariniana). Un anno dopo sarà il turno dell’approdo di Federico Balzaretti in rosanero (insieme a Grosso il miglior terzino sinistro del Palermo degli ultimi quindici anni), ma anche di Di Matteo e Edgar Cani (che in molti probabilmente non ricorderanno visto che in due hanno accumulato solo un paio di apparizioni). Nel 2009 arrivarono in rosanero Michel Morganella (ancora facente parte della formazione palermitana), il mai esploso Abel Hernandez (forse per i tanti infortuni subiti in carriera) e Mirko Savini, mentre nel 2010 ci fu solo spazio per delle “meteore”: tra queste Marco Calderoni e Ondrej Celutska (oggi rispettivamente al Novara e all’Antalyaspor). Deludente anche il mercato invernale della stagione 2010/11 con il Palermo che, dopo le positive esperienze in Slovenia con gli acquisti di Bacinovic e Ilicic ad agosto, preleva anche Andelkovic (secondo calciatore dopo Morganella ancora in Sicilia) e Kurtic. Oltre ai due slavi, i rosanero prelevano due attaccanti che non lasceranno il segno: l’ex Catania Michele Paolucci e Pablo Gonzalez (che rimarrà sei mesi in prestito al Novara per poi approdare in Sicilia per una sola partita contro il Thun ad agosto, dove andrà a segno)
Il mese di gennaio dell’anno 2012 è quello dell’approdo di Franco Vazquez: l’arrivo del “Mudo” passa quasi inosservato e dopo sei mesi prima viene mandato in prestito al Real Saragozza, poi viene messo fuori rosa la stagione successiva. Solo un’intuizione di Beppe Iachini riesce a far esplodere l’italoargentino, la scorsa estate passato al Siviglia. Oltre all’ex Belgrano, il Palermo prelevò dal Malmoe il deludentissimo Agon Mehmeti, definito in patria il nuovo Ibrahimovic. Furono acquistati anche Viviano e Nicolas Viola. Nella stagione 2012/13, quella della retrocessione, ci fu il festival dei “pacchi” grazie anche allo sciagurato mercato portato avanti da Pietro Lo Monaco. A Palermo arriveranno un grande numero di giocatori sconosciuto che non solo non lasceranno il segno, ma a fine stagione verranno rispediti al mittente: stiamo parlando di Nelson (oggi all’Alcorcon), Anselmo (il capellone brasiliano oggi in forza all’Internacional), Faurlin (famoso più per le rotture dei crociati che per le sue gesta), Formica (tra i meno negativi), Boselli (che non riuscì a segnare nemmeno una rete) e Sperduti (che non veniva nemmeno convocato e appariva negli allenamenti molto in sovrappeso). Arrivarono anche il palermitano Aronica e Dossena dal Napoli ed anche il portiere Stefano Sorrentino (che poi diventerà capitano dei rosanero).
Nell’anno della serie B il Palermo si rinforzerà con gli innesti di Vitiello, Maresca e Lazaar, che contribuiranno in maniera attiva al ritorno nella massima serie. Nel gennaio 2015 ci fu spazio per l’ennesimo “bidone”: arriva dal Cerro Porteno il difensore Danilo Ortiz (definito successivamente non pronto per il calcio italiano e rispedito in Paraguay). Arrivarono anch Jajalo e Rispoli, oggi ancora protagonisti in rosanero. Lo scorso anno, infine, ci fu spazio per l’approdo di Thiago Cionek ma anche di Cristante e soprattutto del misterioso attaccante Arteaga, che dopo nemmeno venti giorni verrà bocciato e parcheggiato in Croazia senza alcuna spiegazione. Tra loro figura anche l’arrivo di Balogh, che ancora oggi in rosa appare più come una mancata promessa che come un vero e proprio boom di mercato. Sarà il prossimo colpo di Zamparini di gennaio o l’ultimo flop?