Palermo-Turris: quella volta in cui un centrocampista palermitano parò un rigore ai rosanero al 97´
Domani pomeriggio si gioca Palermo-Turris, con i rosanero reduci da un’altra sconfitta e ancora fermi ad un punto in classifica. Non una buona premessa per la squadra di Boscaglia, che non può nemmeno rifugiarsi sul passato.
L’ultimo precedente con i campani infatti risale alla stagione 1997/98, un’annata nera per il Palermo che terminerà la stagione con la retrocessione in Serie C2, salvo poi essere ripescato. La partita contro la Turris è una partita noiosa, in un novembre piovoso e con una prestazione dei rosanero assai deludente contro un avversario non irresistibile. Al “Velodromo” il match si indirizza su un anonimo 0-0, ma ci pensa il portiere Visconti degli ospiti a ravvivare la gara proprio allo scadere: è il 95′ e l’estremo difensore dà una gomitata a Scarafoni, l’arbitro non ha dubbi, è calcio di rigore. Visconti viene espulso, la Turris non ha più sostituzioni a disposizione. Chi va in porta? Un centrocampista palermitano originario della Kalsa non ci pensa due volte, va lui: si tratta di Pietro Tarantino, cresciuto proprio nel settore giovanile del Palermo. Solamente 168 centimetri di altezza, il mediano sente che il destino ha qualcosa di speciale per lui.
E’ il 97′, lo stesso Scarafoni si incarica di battere il rigore: dagli undici metri parte un tiro potente ma non angolatissimo, Tarantino intuisce la traiettoria e para. La partita finisce lì, con i tifosi rosanero disperati sugli spalti e con il palermitano che corre ad abbracciare i pochi supporters ospiti venuti a seguire la partita in Sicilia.