Palermo, solo un fallimento sportivo o è vicino il fallimento della società ? Tutti gli scenari dietro a un’annata disastrosa
Deve ancora iniziare il girone di ritorno ma a Palermo ormai si parla di stagione conclusa: la retrocessione, seppur ancora lontana dall’essere matematicamente giunta, è una realtà che i rosanero devono considerare. Zamparini però vede la serie B più come una certezza già acquisita che come una delle ipotesi. Normalmente, se una squadra a metà campionato si trova a sette punti di distanza dalla zona salvezza, corre ai ripari durante il mercato di gennaio: Pescara, Crotone, Empoli, tutte le squadre che navigano in cattive acque si stanno rinforzando. Il Palermo no. E a completare l’opera, persiste ed anzi continua più insistente il caos attorno all’allenatore: già tre i tecnici che si sono alternati sulla panchina dei rosanero. Ora il presidente sta valutando l’ennesimo esonero: De Zerbi però ha rifiutato di tornare, e Corini dopo la sfiducia degli ultimi giorni sta pensando alle dimissioni. L’alibi dell’allenatore che non va bene, però, ormai non regge più: è la squadra che è inadeguata, fatto sta che tutti e tre i mister hanno avuto lo stesso rendimento e che in diciannove gare sono riusciti a portare a casa solamente dieci punti. Ma perché Zamparini si ostina a comportarsi in questo modo?
L’impressione è che dietro alla “stanchezza” fisica e mentale che ormai il patron friulano palesa da mesi (se non anni) ci sia dell’altro. Quello alla quale stiamo assistendo quest’anno non è solo un fallimento sportivo. Perché Zamparini non vuole rinforzare la squadra? Perché Zamparini vuole vendere e mollare? Perché Zamparini non vuole più investire un euro sul Palermo? La risposta è che non ci sono più soldi da spendere, e domani andrà sempre peggio di ieri perché la squadra rosanero è caduta in un vortice dal quale non riesce più ad uscire. Un po’ per gli acquisti sbagliati degli ultimi anni, un po’ per aver creduto troppo ai procuratori, un po’ per i debiti che vanno accumulandosi. E’ forse vicino il fallimento della società ? Tra il fido bloccato, la disputa in tribunale con Mascardi (l’intermediario dell’affare Dybala) e la ricerca disperata di nuovi investitori (e di nuovi capitali) fa pensare che il Palermo è in fin di vita e potrebbe morire da un momento all’altro. Con questo si spiega anche l’immobilità dei rosanero in sede di mercato (l’acquisto di Silva, visto il basso costo dell’operazione e la auspicabile utilità in tema salvezza, è irrilevante) e la rassegnazione per questa stagione ormai compromessa e non più raddrizzabile (almeno a detta della dirigenza) pur avendo ancora metà campionato da disputare.
In un momento così buio per la storia del Palermo ed in particolare per la gestione di Zamparini, essere pessimisti è quasi spontaneo. Il presente è nero ma il futuro potrebbe esserlo molto di più. Solo un miracolo può salvare non solo quest’annata disastrosa ma anche le sorti dei rosanero, che di fallimenti ne hanno già vissuti abbastanza. E i miracoli nel calcio, a volte, avvengono.