Non è ufficiale ma il derby si gioca. Formazione rosanero obbligata, in panchina solo due portieri. Dov’è finito il calcio che ci piaceva?
Un’altra assurda giornata di questo 2020, quella del tanto atteso derby di Sicilia che metterà di fronte il Palermo ed il Catania. È di questa mattina la notizia, piombata come un fulmine a ciel sereno, della nuova “positività ” di sei elementi dei rosanero presenti nella lista dei convocati per la partita di questa sera: positivi tra virgolette in quanto guariti ed asintomatici, ma con ancora una bassa carica virale da Sars-Cov2 evidenziata dai tamponi effettuati domenica . Un numero poi aumentato a sette che per un attimo sembrava aver messo a rischio la disputa della gara tra rosanero e rossazzurri.
Ed in teoria, il Palermo al momento avrebbe solamente undici giocatori disponibili per la partita di stasera, e la logica farebbe pensare al rinvio del derby da parte della Lega, sulla base del requisito non soddisfatto di almeno tredici elementi incluso un portiere disponibili. Qui arriva l’altro paradosso della giornata. La Lega stabilirà che si gioca, non è ancora ufficiale ma sarà così. Una decisione che costringerebbe i rosanero a scendere in campo con una formazione praticamente obbligata. Ma perché si gioca dato che il Palermo ha solamente undici calciatori arruolabili? Perché in panchina andranno i portieri della Primavera e perché Crivello e Broh, seppur squalificati ed indisponibili, sono stati considerati arruolabili perché non infortunati e negativi.
Dunque il bivio: o giocare senza alcun cambio a disposizione o perdere la gara a tavolino, in quanto è impossibile avanzare nuovamente la richiesta di rinvio se non rinviata d’ufficio dalla Lega. La decisione è scontata: il Palermo giocherà . In piena emergenza di punti, di classifica, di uomini, nella partita più importante dell’anno. Ciò che ci chiediamo è: ha senso tutto ciò?
Intanto questo sarà l’undici titolare e obbligato del Palermo. E chissà che una giornata pazza come questa non possa concludersi follemente con un risultato al momento impensabile, contro tutto e contro tutti. Resta il fatto comunque che ciò di cui stiamo parlando non è più il calcio che ci piaceva.
Palermo (4-2-3-1): Pelagotti; Almici, Palazzi, Marconi, Corrado; Martin, Odjer; Kanouté, Rauti, Valente; Saraniti