Lucrare sulla passione: l’ignobile reato della finale Palermo-Padova
Fin dagli albori di RaccontiRosanero.com l’obiettivo è sempre stato quello di raccontare il Palermo proprio come suggerisce il nome del sito. Di storie ce ne sono di belle e purtroppo anche di brutte. Oggi il pessimo racconto è quello che fa da cornice alla finale di ritorno dei playoff di Serie C tra Palermo e Padova in programma domenica sera e che come previsto sarà disputata in un “Barbera” ancora una volta sold out. Dove sta dunque la notizia?
Quasi trentamila biglietti si sono volatilizzati nel giro di un’ora. Un tutto esaurito da record. Ma se si va in giro nei social o si parla con un amico ci si rende conto di come la stragrande maggioranza delle persone in cerca di un biglietto per la tanto attesa finale sia rimasta senza un tagliando. Inutili le file fisiche ai vari botteghini fin dalle prime ore del mattino. Inutili le code virtuali nel rivenditore online autorizzato in attesa delle 13 di mercoledì, orario di inizio della vendita libera. Alla fine sono pochi i fortunati e tantissimi i delusi. A leggere i commenti dei tanti tifosi con le mani vuote sembra quasi che di biglietti a disposizione ce ne fossero stati qualche migliaio e non 29 mila come quelli ufficialmente venduti.
Io sono stato uno dei pochi fortunati ad aver trovato un biglietto, e arrivando dalla Slovenia con i biglietti aerei acquistati ancor prima della finale di andata probabilmente sarei stato sovrastato da una grandissima delusione qualora non fossi riuscito a trovare un biglietto per la finale. Eppure rimango lo stesso amareggiato sentendo storie di tifosi delusi, grandi e piccoli, che da settimane o mesi o forse anni aspettavano una serata del genere. Ma come è possibile che sia andata così? Disservizi da parte del rivenditore? Mala organizzazione da parte di chi ha organizzato l’evento? Elevatissima richiesta dei biglietti? Forse sono tutti fattori che hanno influito a questa situazione, ma c’è un fattore ancora più “importante” che di certo non scopriamo oggi ma che vogliamo denunciare ancora una volta: il bagarinaggio.
Basta cercare un paio di minuti per trovare una grandissima quantità di “offerte” di biglietti di tutti i settori rivenduti al doppio, il triplo, alle volte anche dieci o venti volte il prezzo originale. Insomma, un’estorsione ben pianificata. Molti hanno addirittura a disposizione decine di tagliandi, una situazione tragicomica pensando che dall’altra parte migliaia di persone che avrebbero voluto tanto assistere alla partita non ne hanno trovato nemmeno uno nelle vie ufficiali di vendita. Allora ci chiediamo, com’è possibile che qualcuno riesca ad acquistare 50 biglietti per poi estorcerli e la maggioranza della gente non è riuscita ad acquistarne uno? Una domanda che rimarrà senza risposta. Eppure una cosa la voglio dire. Sarà promozione in B, rimarremo in C, sarà una bella partita? Lo scopriremo domenica sera. L’unica certezza al momento è che lucrare sulla passione ad oggi è l’ignobile reato ed il più grande protagonista del cammino verso la finale Palermo-Padova.