Le “Giovani aquile” del Palermo U17: conosciamo meglio la punta Retucci
Prosegue anche questa settimana l’appuntamento del mercoledì con “Giovani aquile”, rubrica di RaccontiRosanero.it dedicata ai ragazzi del settore giovanile. Per il Palermo Under 17, dopo Cannavò, Sicuro, Ruggiero, D’Amico, Birligea, A. Gallo, Mendola, De Marino e Montaperto, ecco a voi la punta Mattia Retucci.
Nato il 6 dicembre 2000 a Gela, Mattia inizia a giocare a calcio insieme agli amici per le strade del suo paese. L’amore per il pallone nasce grazie al padre, originario di Napoli e tifosissimo degli azzurri, e al fratello che gli insegna tutti i “trucchetti” del mestiere. Solamente ad undici anni Retucci dà inizio alla sua carriera da calciatore, iscrivendosi al Real Gela. Gioca prima con gli Esordienti vincendo il campionato, poi da sotto età coi Giovanissimi Regionali vincendo il titolo di capocannoniere. Quindi la firma per il Palermo, dove continua il filotto di successi classificandosi alla prima stagione secondi in classifica nel girone e guadagnando anche una convocazione in nazionale. Lo colpisce però la sfortuna : negli ultimi due anni infatti Mattia ha visto più l’infermeria che il campo e solo di recente e ritornato a lavorare coi compagni a pieno regime. La scorsa domenica è arrivato anche il gol, una rete che ha sbloccato il match contro il Bari poi conclusosi 3-0 in favore dei rosanero.
Attaccante forte fisicamente, Retucci sa giocare in tutti i ruoli dell’attacco. Abile nel prendere il tempo agli avversari e con un buon fiuto per il gol, si ispira molto a Luca Toni ed è un grande tifoso del Napoli come il papà . Ha un ottimo rapporto con tutti i compagni di squadra da bravo uomo spogliatoio e sogna di esordire un giorno nella massima serie.
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