Le “Giovani aquile” del Palermo U16: conosciamo meglio l’attaccante Filippone
Anche questo mercoledì prosegue la rubrica di RaccontiRosanero.it dal titolo “Giovani aquile”, dedicata ai ragazzi del settore giovanile del Palermo. Dopo avervi presentato in successione Angileri, Romeo, Correnti, Cilluffo, Fradella, Cociai, Lo Re, Zanghi, Buongarzoni, Caffaro, Giappone, Prestigiacomo, Flaccovio, De Stefano, Quaranta, Preti, Pitarresi, Cascone e Fiore, per il Palermo U16 conosciamo meglio l’attaccante Salvatore Filippone.
Nato il 28 febbraio 2001 a Palermo, Salvo inizia il suo percorso di crescita in una scuola calcio vicino casa sua, la Fontana Academy dove gioava inizialmente a calcio a 7. Ma la sua evoluzione vera e proprio arriva durante la sua esperienza alla Fincantieri, iniziata grazie ad un torneo disputato in questa struttura in cui si mette in mostra. E’ qui che ha il suo primo approccio con il calcio a 11. Successivamente passa alla Fortitudo Bagheria, dove a suon di gol segnati riesce a richiamare l’attenzione anche del Palermo, che decide di fargli fare un provino. Il passaggio ad un club professionistico è stato duro a causa degli allenamenti più pesanti e mirati, ma Filippone si adatta subito tanto da guadagnarsi la conferma da parte della società rosanero che, soddisfatto del suo rendimento, lo tessera. Durante la prima stagione, cominciata a gennaio 2015, Salvo si ritaglia un suo spazio segnando tra l’altro anche quattro reti. Quest’anno invece è sceso in campo con meno frequenza, guadagnando diversi spezzoni di gara e solo un paio di presenze da titolare con la formazione Under 16.
Abituato a giocare in diversi ruoli del centrocampo e dell’attacco, tra cui la mezzala e la punta centrale, la posizione che Filippone più predilige è quella di esterno d’attacco dove può sfruttare tutte le sue capacità : è infatti molto rapido ed è dotato di una grande resistenza e voglia di fare. Tifoso del Palermo, si ispira molto a Neymar, giocatore di cui apprezza molto le doti tecniche. Legato parecchio coi compagni Giappone, Correnti, Rizzo ed Angileri, deve la sua grande passione per il calcio a suo nonno, che reputa un grande giocatore ed il principale artefice della sua evoluzione calcistica. Tra i sogni nel cassetto, ovviamente, diventare qualcuno nel mondo di questo sport e regalare una grande soddisfazione a tutta la sua famiglia.