Le “Giovani aquile” del Palermo U16: conosciamo meglio il difensore Quaranta

Anche questo mercoledì prosegue la rubrica di RaccontiRosanero.it dal titolo “Giovani aquile”, dedicata ai ragazzi del settore giovanile del Palermo. Dopo avervi presentato in successione Angileri, Romeo, Correnti, Cilluffo, Fradella, Cociai, Lo Re, Zanghi, Buongarzoni, Caffaro, Giappone, Prestigiacomo, Flaccovio e De Stefano, per il Palermo U16 conosciamo meglio il difensore centrale Ivo Quaranta.

Nato il 15 febbraio 2001 a Massafra in provincia di Taranto, Ivo comincia subito a giocare a calcio: all’età di quattro anni infatti i genitori lo iscrivono al Real Pulsano di Novellino, la scuola calcio di Pulsano, paese in cui vive. Qui gioca fino all’età di dieci anni, quando viene notato dagli osservatori del Lecce che in seguito ad un provino decidono di tesserarlo. Per quattro lunghe stagioni Quaranta fa avanti e indietro dal club pugliese a casa, e per questo e per tanto altre è eternamente grato al padre per aver creduto sempre in lui. Poi, su indicazione del direttore del settore giovanile giallorosso, Ivo viene spinto a fare un provino con il Palermo e, dopo una settimana di prova, viene tesserato dai rosanero. Oggi fa parte della rosa a disposizione di mister Zammitti, che ancora sogna di accedere alle Final Four e fra due settimane affronterà il Benevento ai playoff.

Grazie soprattutto alle sue caratteristiche fisiche, Ivo è un abile difensore centrale che fa della forza fisica la sua migliore arma. Forte di testa, è molto bravo anche nell’anticipo e rappresenta una pedina molto utile per il proprio allenatore. Grazie alle sue doti aeree sa rendersi pericoloso anche in area avversaria, e lo dimostra anche la rete segnata nell’ultima partita di campionato contro l’Avellino. Tifoso della Roma e ammiratore del campione Francesco Totti, si ispira molto al difensore del Real Madrid Varane. Legato con molti compagni di squadra, ha stretto maggiormente con Angileri, Fiore e Mirko Gallo. Sogni nel cassetto? Esordire nella massima serie e vestire un giorno la maglia della nazionale italiana.

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