Le “Giovani aquile” del Palermo U16: conosciamo meglio capitan Correnti

Anche questo mercoledì prosegue la nuova rubrica di RaccontiRosanero.it dal titolo “Giovani aquile”, nella quale ogni settimana vi presentiamo alcuni campioncini del settore giovanile. Per il Palermo Under 16, dopo i primi due appuntamenti nei quali vi abbiamo presentato Angileri e Romeo, oggi conosciamo meglio Mario Riccardo Correnti, il capitano della squadra allenata dal tecnico Zammitti.

Riccardo nasce a Palermo il 24 febbraio 2001 ma è originario di Misilmeri, dove ancora attualmente vive. E’ proprio nella squadra del suo paese, la Don Carlo Lauri, che a 8 anni Correnti inizia la sua carriera calcistica. Grazie anche all’affiliazione con il club rosanero, l’attaccante misilmerese riesce a farsi notare dal Palermo che all’età di 11 anni in seguito ad un provino decide di tesserarlo. Agli ordini di mister Aronica negli Esordienti, Ricky diventa subito il capocannoniere della squadra e porta la sua squadra alla vittoria del Torneo “Ali per volare” e fino alla finale del Torneo “Pecoraro”, dove mette a segno ben 18 gol. L’anno successivo viene aggregato nei Giovanissimi Regionali pur essendo un sotto età. Qui sarà protagonista un anno dopo, diventando capocannoniere del torneo con 15 reti. La sua buona vena realizzativa gli consente la promozione nei Giovanissimi Nazionali dove subito ottiene risultati importanti: la squadra allenata da Zammitti supera i gironi eliminatori della “Nike Cup” e per la prima volta nella storia si qualifica alle final eight. Quest’anno, nel Palermo Under 16 e ancora agli ordini di Zammitti, Correnti è un punto fermo dell’attacco ed è diventato anche capitano, traguardo che lo riempie di grande orgoglio.

Abile con entrambi i piedi, Correnti è un attaccante dalle grandi qualità tecniche: ha una buona visione di gioco e si impegna dal primo all’ultimo minuto. Negli anni ha mostrato un ottimo fiuto del gol ed anche quest’anno lo sta dimostrando. Amante del calcio fin da bambino, è un tifoso sfregatato del Palermo e si ispira a Kakà.

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