Le “Giovani aquile” del Palermo U15: conosciamo meglio il difensore Piscopo
Sulla scia di “Ai raggi X”, dedicata ai calciatori del Palermo Primavera e online ogni mercoledì, nasce su RaccontiRosanero.it una nuova rubrica: vi presentiamo “Giovani aquile”, dove i protagonisti stavolta sono i ragazzi del Palermo U15, U16 e U17. Un triplo appuntamento settimanale dove andremo a conoscere, sempre ogni mercoledì, un elemento delle formazioni allenate da Tumminia, Zammitti e Scurto. Per il Palermo Under 15 ecco a voi Simone Piscopo, difensore centrale nel giro della nazionale azzurra.
Nato il 10 ottobre del 2002 a Palermo, Simone muove calcisticamente i suoi primi passi già all’età di quattro anni, quando i genitori lo iscrivono alla scuola calcio Audace Palermo. Qui Piscopo trascorre ben otto anni dove grazie al lavoro dei vari mister (in particolare Lo Porto, Giammona e Spanedda) cresce parecchio e affina le sue abilità calcistiche. Sentendo il bisogno di confrontarsi con una realtà più difficile, passa alla Cantera Ribolla: qui stringe un grande rapporto con l’allenatore Li Vigni, che forma il ragazzo ulteriormente. Non è un caso se dopo due anni trascorsi alla scuola calcio di viale Leonardo da Vinci riesce a trarre a sé le attenzioni del Palermo. La sua avventura in rosanero è cominciata da appena sei mesi, ma sono già parecchie le soddisfazioni sia personali che di squadra conquistate da Simone: grazie all’affiatamento con tutti i compagni di squadra e con mister Tumminia, il Palermo si trova ai piani alti in classifica e Piscopo non solo è titolare fisso ma è anche entrato nel giro della nazionale italiana, con la quale ha già partecipato a stage e ad un Torneo dei Gironi.
Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche, Piscopo è un difensore centrale già molto affidabile per la sua categoria e sicuramente un buon prospetto per il futuro (è della stessa opinione anche il suo procuratore Gianluca Virzì, leggi anche Ag. Piscopo a RaccontiRosanero.it: «Simone tra i migliori difensori U15 d’Italia, mi ricorda Sammer. E’ già un leader»). Cresciuto con gli idoli italiani Maldini e Barzagli, assomiglia molto al centrale difensivo bianconero soprattutto per la capacità di saper giocare la palla a testa alta nel proprio reparto. Sogna un giorno di eguagliare i suoi “maestri” e di riuscire a fare bene non solo tra i professionisti ma anche con la maglia azzurra.
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