Esclusiva Virzì: «Cannavò e Piscopo prospetti importanti dei rosanero. Cociai il futuro dell’Albania, Spataro farà parlare di sé»
Questa prima metà di stagione è stata più che soddisfacente per il settore giovanile rosanero: tanti fino ad ora i risultati positivi nelle diverse categorie e diversi i giovani che si stanno mettendo in mostra con le varie selezioni. Tra questi Kevin Cannavò e Simone Piscopo che, rispettivamente con il Palermo Under 17 e il Palermo Under 15, stanno facendo le fortune dei loro allenatori. Delle loro performance ne abbiamo discusso con Gianluca Virzì, agente Fifa che cura i loro interessi e che ha tra i suoi assistiti anche Thomas Spataro e Luca Cociai, altri due giovani del vivaio rosanero.
Quella di Cannavò è stata fino a questo momento una stagione sorprendente, con nove reti siglate ed un posto da titolare che nessuno può soffiargli nell’undici degli Allievi Nazionali…
«Quella di Kevin è una storia un po’ particolare, perché per lui questo è il primo anno in un campionato professionistico. Lui proviene dai dilettanti e in carriera ha sempre segnato parecchi gol, circa 30-40 a stagione. E’ già del Palermo dallo scorso anno ma per problemi legati al convitto che era un po’ pieno è stato lasciato per un anno in prestito all’Alba Alcamo dove ha continuato a segnare a raffica. Ero molto curioso, ad inizio stagione, di osservare il suo impatto in un campionato diverso e molto più difficile di quello dilettantistico. Non si è smentito e lo dimostrano non solo le reti finora siglate ma soprattutto il suo rendimento davvero eccellente ed apprezzato da molti addetti ai lavori. Lui tra l’altro è un attaccante esterno che questo viene impiegato da Scurto in una posizione più arretrata e con diversi compiti difensivi in più rispetto al passato, e tuttavia Kevin non solo ha continuato a segnare ma sta crescendo tatticamente grazie alla sua intensità di gioco molto apprezzata dai diversi osservatori. Macina una gran quantità di chilometri a partita, qualità che alla sua età sono davvero difficili da riscontare in dei giocatori».
Nonostante il suo altissimo rendimento però ancora non è stato premiato con la prima convocazione in nazionale azzurra…
«Di questa situazione ne ho già parlato con Kevin e gli ho spiegato quali sono secondo me le motivazioni per le quali ancora non è arrivata la chiamata in nazionale. Quello dell’Italia Under 17 è un gruppo già parecchio consolidato, e in questi casi i commissari tecnici tendono sempre ad affidarsi a dei giocatori che giocano insieme già da anni. Entrare a far parte di un gruppo già formato è sempre molto difficile e credo sia questo il principale motivo per cui Cannavò non ha ricevuto ancora una convocazione. Lui sicuramente la meriterebbe ampiamente, credo siano pochi i giocatori nel panorama italiano che meritino una chiamata quanto la merita lui e sono certo che alla lunga riuscirà a togliersi anche questa soddisfazione. Credo che presto verrà promosso in Primavera ed esordirà nella squadra di Bosi».
Quale sarà il futuro del ragazzo nei mesi a venire?
«Kevin dovrà sicuramente continuare a fare bene come ha fatto finora agli ordini di Scurto. Come detto credo che la chiamata in Primavera arriverà presto e sicuramente penso che il prossimo anno farà parte della rosa della Primavera. Ma per il rendimento che sta avendo il ragazzo spero tanto che il Palermo la prossima estate possa portarlo in ritiro in prima squadra: sarebbe il giusto premio per il grande lavoro che Cannavò sta facendo in questi mesi. A prescindere dalla categoria dove i rosanero giocheranno la prossima stagione (mi auguro la massima serie), spero possano tenere Kevin in considerazione. Mi auguro inoltre che presto possa firmare anche il primo contratto professionistico, sarebbe una grande soddisfazione sia per me che per il ragazzo che vedrebbe così ripagati i suoi enormi sforzi».
Un altro tuo assistito che sta facendo molto bene quest’anno è Piscopo, che ha preso in mano la difesa del Palermo Under 15 e ha raccolto anche un paio di convocazioni in maglia azzurra…
«Simone è un altro grande prospetto del vivaio rosanero, un altro ragazzo che viene dai dilettanti e che al suo primo anno in un campionato giovanile nazionale sta rendendo in maniera ottimale. Lui proviene dal Ribolla e non ha avuto nessun problema ad integrarsi con la nuova realtà . Ha subito conquistato il posto da titolare nella retroguardia di mister Tumminia e si è subito dimostrato un grande leader del reparto difensivo. Di Simone stupisce molto la sua mentalità , la sua grande maturità calcistica nonostante la giovane età : ha 15 anni ma mentalmente sembra averne 30. Parte palla al piede dalla difesa sempre a testa alta, sa leggere sempre nel migliore dei modi anche le situazioni più difficili uscendone sempre vincitore, è un leader. Il Palermo Under 15 aveva cominciato così così la stagione, un po’ perché la squadra doveva ancora amalgamarsi, poi però queste otto vittorie consecutive hanno messo in mostra tutte le qualità di questa rosa e anche quelle di Piscopo. E’ riuscito anche a far parte dei famosi 80 migliori Under 15 italiani e spero e credo che riuscirà a rientrare anche nei 22 che comporranno la nazionale di categoria. Credo che sia uno dei 4-5 difensori più forti del panorama italiano nella sua fascia di età . Mi ricorda molto Sammer, difensore tedesco degli anni ’90 del Borussia Dortmund e vincitore del Pallone d’Oro nel 1996. Ha le sue stesse movenze e la sua stessa intraprendenza. Simone ha un carisma da leader».
Nel Palermo Under 15 non si sta imponendo invece Thomas Spataro. Quali sono le motivazioni?
«Thomas come Simone è arrivato al Palermo dopo diversi anni in campionati giovanili dilettantistici. Proviene dal Città di Carini e con me insieme a Piscopo ha attirato su di sé l’attenzione di tante squadre durante un torneo a Roma. Poi grazie ai miei ottimi rapporti con il Palermo, che si è mostrato interessato sui due ragazzi, sono passati in rosanero dove hanno potuto continuare il loro percorso di crescita vicino alle proprie famiglie. Diversamente da Simone, Thomas non è riuscito subito ad imporsi un po’ per il suo carattere più introverso e un po’ perché sta soffrendo il cambio di ruolo da quando veste la maglia rosanero. Lui è un esterno d’attacco che ama stare vicino la porta e dire la sua in zona gol, mentre Tumminia lo sta provando in ruoli un po’ più difensivi, da esterno di centrocampo o addirittura da terzino. Credo comunque che alla lunga anche Spataro riuscirà ad imporsi perché ha delle grandissime qualità , penso inoltre che il lavoro dell’allenatore non può che giovargli perché oggi è molto importante essere pronti a rivestire diversi ruoli e Thomas ha un grande futuro davanti a sé».
Buona finora anche la stagione di Luca Cociai tra le fila del Palermo Under 16. Cosa ci dice sul suo conto?
«Anche in questo caso non posso che parlare bene di Luca, un giocatore dal sicuro avvenire. L’ho scoperto a Vittoria in un campo in terra e l’ho subito portato al Catania dove, due anni fa, ha disputato un intero campionato sotto età nei Giovanissimi Nazionali del club etneo. Poi a Catania è successo quel che è successo e il ragazzo è stato costretto a ritornare a Vittoria dove è stato notato dal Palermo che non ha perso tempo a tesserarlo. Cociai ha tantissime qualità , anche lui è un attaccante esterno che però da quando è in rosanero gioca in ruoli più arretrati. Nonostante ciò gioca spesso e sta rendendo bene, ancora di più quando viene riportato in posizioni più avanzate dove può fare male. A lui piace molto accentrarsi e concludere verso la porta. Ha fatto così bene che già un paio di anni fa gli osservatori della nazionale italiana si informarono sul suo conto se il ragazzo, che è albanese, avesse origini italiane per poterlo convocare. Purtroppo per gli azzurri non è così, ma già il ragazzo è nel giro della nazionale albanese Under 16 e probabilmente farà parte presto di quella Under 18. Credo che Luca farà parlare molto di sé sia nel contesto dell’Albania che in quello del Palermo. Ci tenevo a ringraziare Baccin e Porchia per il grande lavoro che stanno svolgendo nel settore giovanile rosanero, in un contesto come quello del Sud dove è difficile lavorare. Sono fiducioso che grazie al loro lavoro molti giocatori riusciranno a raggiungere il sogno di arrivare in prima squadra».