Esclusiva Dell’Orzo: «Orgoglioso dei risultati di Calcio Sicilia e Buon Pastore, puntiamo ancora più in alto. Vi dico la mia sul vivaio rosanero e sul mio futuro»
Sognano in grande il Calcio Sicilia ed il Buon Pastore. Archiviata la prima parte di stagione, le due scuole calcio possono vantare di aver portato alle fasi finali regionali ben tre formazioni, tutte vincitrici dei rispettivi gironi: il Calcio Sicilia gareggerà con gli Allievi e coi Giovanissimi, mentre il Buon Pastore al primo anno nel campionato regionale è riuscito ad ottenere il grande risultato di avere la meglio su tutti nel proprio gruppo dei Giovanissimi Regionali. Tutti contenti e soddisfatti, più di tutti Pietro Dell’Orzo, attuale direttore sportivo di entrambe le società che ai microfoni di RaccontiRosanero.it ha parlato con orgoglio degli importanti risultati fin qui ottenuti dai due club. Ecco le parole dell’ex calciatore cresciuto nel vivaio del Palermo, che si è espresso in merito anche ad alcuni suoi assistiti che vestono la maglia del Palermo nel vivaio e ha detto anche la sua sulle voci che lo danno come possibile sostituto di Dario Baccin in caso di addio dell’attuale responsabile del settore giovanile rosanero.
Pietro, ti vediamo sorridente. Tutto dovuto al fatto che il Calcio Sicilia ha vinto il proprio girone sia con gli Allievi che con i Giovanissimi?
«Eh già , non si può che essere felici di fronte a questi risultati. Da anni il Calcio Sicilia sta facendo un ottimo lavoro e stiamo continuando su questa strada. La vittoria dei gironi con gli Allievi e i Giovanissimi è una grande soddisfazione, ma è solo il primo degli obiettivi che ci siamo preposti. A fine mese cominceranno le fasi finali e dobbiamo mantenere alta l’attenzione. Non vogliamo solo vincere, ma anche far crescere tutti i nostri ragazzi per prepararli in futuro ad una carriera da calciatore. In tal senso abbiamo dei mister (Di Fiore per gli Allievi e Barone per i Giovanissimi)  e dei preparatori (Sucameli e Curreri) molto preparati, in particolare Nuccio ha una grande esperienza alle spalle sia da giocatore che da tecnico, essendo stato vice di Mangia nell’Under 21. Entrambi pretendono molto dai propri ragazzi, ma è per il loro bene. Per fare un esempio, la scorsa settimana gli Allievi pur avendo già vinto il girone hanno perso contro il Corleone e mister Di Fiore si è arrabbiato moltissimo. Questo perché non bisogna mai calare la tensione perché adesso arrivano le partite più importanti. Anche Barone sta facendo un grande lavoro coi Giovanissimi, coi ragazzi che lo hanno seguito sin da subito. La vittoria dei gironi è il giusto premio per questi due gruppi che stanno lavorando sodo, adesso però vogliamo puntare al massimo».
I grandi traguardi però non si fermano solo al Calcio Sicilia: ci sono i Giovanissimi del Buon Pastore che al primo anno sono arrivati primi in classifica…
«Quello ottenuto dai ragazzi del Buon Pastore è davvero un grandissimo risultato, considerando che la scuola calcio è nato da nemmeno due anni e che questa è la prima stagione in cui partecipiamo al campionato regionale. Abbiamo innanzitutto lavorato sull’aspetto psicologico, per cercare di creare nei ragazzini una mentalità vincente e sempre propensa al miglioramento. E poi c’è anche l’ottimo lavoro di mister Petrotta e del Prof. Genovese,  artefici di questo importante traguardo. Sia qui che al Calcio Sicilia abbiamo la fortuna di avere due grandi presidenti che ci permettono di lavorare in un ambiente sereno, stimolante e in delle strutture sportive davvero all’avanguardia, il massimo per questi ragazzi. Noi non possiamo che ringraziare i presidenti per quanto stanno facendo per queste scuole calcio, i nostri risultati sono anche frutto del loro lavoro. L’ennesima dimostrazione di quanto stiamo lavorando bene sono le convocazioni di sei nostri elementi da parte della rappresentativa regionale, che la prossima settimana a Trento sfiderà le altre regioni: si tratta di Calderone e Brunetti degli Allievi e di Mattiolo e Bongiovanni (autore di 40 gol) dei Giovanissimi del Calcio Sicilia, e di Di Pisa e La Vardera (che ha realizzato 25 reti) per quanto riguarda i Giovanissimi del Buon Pastore. Quest’ultimo purtroppo è in dubbio in quanto ha rimediato un infortunio».
Hai pensato al fatto che nei Giovanissimi proprio Calcio Sicilia e Buon Pastore potrebbero trovarsi contro?
«Certo che ci ho pensato, ciò che mi auguro però è che questo possa avvenire il più lontano possibile. Sogno una finale tra Calcio Sicilia e Buon Pastore, sarebbe il massimo per me. Una cosa è certa: in questo caso io ne uscirei comunque vincitore (ride, ndr). Le due società si rispettano, collaborano e interagiscono tra loro. E’ importante che entrambi siamo arrivati alle fasi finali».
Anche la stagione del settore giovanile del Palermo sta entrando nel vivo, in particolare il Palermo U17 si prepara ad affrontare le fasi finali. Come giudichi il lavoro svolto da Scurto e le prestazioni di Mendola, tuo assistito?
«Quella degli Allievi Nazionali è senza dubbio una stagione incredibile: primo posto, fasi finali raggiunte da settimane e unica squadra imbattuta tra loro. I rosanero sono senza dubbio una delle squadre più forti del panorama Under 17. Gran parte del merito va a mister Scurto, un grande allenatore che sta ottenendo da anni importantissimi risultati. Adesso però arriva la parte più difficile dell’anno: ci sono i quarti di finale e poi, si spera, le final four da disputare. Per tutti vincere lo Scudetto è difficile, ci si confronta con squadre forti ma il Palermo può dire la sua. Per quanto riguarda Mendola invece sono davvero soddisfatto di quanto sta facendo fino ad ora: il ragazzo ha giocato quasi sempre e sta dimostrando di avere ottime qualità . Sa giocare in tutti i ruoli del centrocampo e ha saputo dire la sua anche in fase realizzativa segnando due gol. Sono certo che sarà un prospetto importante per il Palermo, potrà dire la sua».
Chi invece non ha fatto bene è invece la Primavera che ha fallito la qualificazione ai playoff. Tuttavia, tra i ragazzi che si sono messi in mostra quest’anno c’è Danilo Ambro…
«E’ stata una stagione altalenante per il Palermo Primavera: dopo un avvio difficile la squadra sembrava essersi ripresa inanellando diversi risultati positivi, poi però c’è stato un nuovo tracollo. C’è da dire anche che quello di quest’anno era un girone complicato. Nonostante ciò ci sono stati diversi elementi che hanno fatto vedere le proprie qualità e tra questi c’è senza dubbio Danilo. Lui è un ottimo giocatore, dotato di un gran piede avendo avuto dei trascorsi da trequartista. Le sue buone prestazioni sono state anche notate dagli osservatori della nazionale che lo hanno convocato un paio di mesi fa per il Torneo dei Gironi Under 18 e penso che in futuro il ragazzo possa nuovamente far parte della nazionale azzurra. Il Palermo crede in lui e sono fiducioso nel fatto che possa essere aggregato al più presto in prima squadra per dare il suo contributo».
Anche il Palermo Under 16 sta facendo bene, è in piena corsa per i playoff e tra i giocatori che più stanno facendo bene ci sono Angileri e Correnti. Come giudichi la loro annata?
«Angileri non sono di certo io a presentarlo, lui da anni sta dimostrando di essere non solo uno dei migliori elementi del settore giovanile rosanero ma anche del panorama giovanile italiano. Non si diventa capitano della nazionale italiana Under 16 per caso. Purtroppo adesso il ragazzo si è infortunato alla caviglia e dovrà saltare proprio la chiamata dal ct azzurro. Adesso ciò che conta è recuperare per la parte finale della stagione del Palermo, che ha bisogno del suo contributo. Anche Correnti sta facendo molto bene. Mister Zammitti sta facendo un grande lavoro su Ricky, spostandolo dal reparto offensivo al ruolo di mezzala dove sembra che si stia esprimendo nel migliore dei modi. La scorsa domenica il ragazzo è andato anche in gol dimostrando di non aver perso le proprie doti di bomber».
A proposito di bomber, proprio negli Under 16 stiamo scoprendo un Antonio Romeo leader dell’attacco…
«Per quanto riguarda Romeo voglio svelare un aneddoto: qualche mese fa, quando il ragazzo faceva panchina e non riusciva ad esprimersi al meglio, abbiamo avuto un confronto. Da lì Antonio ha iniziato a segnare a raffica, conquistandosi il posto da titolare e diventando capocannoniere della sua squadra. Gli ho detto “Avremmo dovuto parlare prima” (ride, ndr). Scherzi a parte, Romeo è un attaccante di prospettiva, con grandi qualità che con l’andare avanti dei mesi sta acquisendo sempre più concretezza sotto porta, fattore che gli era mancano durante la prima parte della stagione».
Concludiamo infine con l’Under 15, in corsa per il secondo posto. Sugli scudi Di Dio e Prestianni…
«Su Di Dio non posso che spendere parole di elogio. Il ragazzo sta crescendo in maniera esponenziale, partita dopo partita, e sta dimostrando di essere adatto alla posizione di terzino. Nato come attaccante esterno, sta imparando bene la fase difensiva e interpreta al meglio questo ruolo grazie alle sue caratteristiche. Anche Prestianni ha delle importanti qualità , deve solo imparare ad essere più continuo con le prestazioni perché ha le potenzialità per fare bene. Sono certo che entrambi i ragazzi possono ancora crescere parecchio, consideriamo anche che sono dei 2002 e hanno tanta strada da fare ancora».
Prima di lasciarti vorremmo farti un’ultima domanda. Gira voce che, in caso di addio di Baccin a fine stagione, tu possa essere un potenziale candidato a prendere il suo posto nel settore giovanile del Palermo. Cosa ci dici a riguardo?
«Essere accostato al Palermo è senza dubbio motivo di grandissimo orgoglio. Ad oggi però ciò che posso dire è che non c’è nulla di concreto, sono totalmente concentrato alle vicende del Calcio Sicilia e del Buon Pastore e Baccin attualmente è ancora il responsabile del vivaio rosanero. Di lui e di Porchia non posso che parlare bene, stanno svolgendo un grande lavoro al Palermo e tanti degli ottimi risultati raggiunti dal settore giovanile negli ultimi anni sono anche merito loro».