Escl. Rinaudo: «Vivaio rosanero, basi solide per il futuro. Costruito un gruppo eccellente»
Si è conclusa un’altra stagione ed il settore giovanile del Palermo continua la sua crescita. Nato da zero in seguito al fallimento societario, il vivaio rosanero al termine di questi primi tre anni sembra aver intrapreso la strada giusta guidato dal direttore Leandro Rinaudo, che assieme a tutto lo staff al suo seguito sta sfruttando al meglio le poche risorse concessegli nel 2019. Oggi il Palermo si ritrova in B ed il salto di categoria influenzerà inevitabilmente anche la “cantera”, pronta ad affrontare nuove sfide. RaccontiRosanero.com ha discusso con il direttore l’ultima stagione ormai archiviata così come il percorso perseguito in questo triennio.
Si è concluso il primo triennio di questo settore giovanile. Quali sono le valutazioni al termine di questi tre anni intensi?
Considerato il poco materiale a disposizione e mettendo in conto che tre anni fa non esisteva alcun settore giovanile, non posso che ritenermi soddisfatto del lavoro svolto. Abbiamo costruito un ottimo vivaio, composto non solo da diversi ragazzi promettenti ma anche da un gruppo di allenatori, staff tecnico, sanitario, preparatori e dirigenti di grande livello. Tutti hanno lavorato con grande intensità e tutti sono artefici dei risultati che siamo riusciti a raggiungere fino a questo momento. Oggi il Palermo sa di avere un settore giovanile con delle basi solide e all’altezza della categoria in cui si trova.
A proposito di categoria, con il Palermo in B le formazioni Under 15, 16 e 17 la prossima stagione si confronteranno con i vivai di A e B. Sono pronti?
Le basi per lavorare bene ci sono. I ragazzi sono validi così come tutti gli addetti ai lavori. Ovviamente ci confronteremo contro squadre che costruiscono le loro formazioni giovanili da diversi anni, c’è sicuramente bisogno di una ristrutturazione ma senza dubbio partiamo con delle buone fondamenta. Noi siamo il Palermo e dunque è importante che ci facciamo trovare pronti.
È soddisfatto dell’ultima stagione disputata dal settore giovanile?
Ritengo che la stagione 2021/22 sia stata più che positiva. Con tutte le formazioni nazionali siamo arrivati sino in fondo. Con la formazione Primavera abbiamo sfiorato per un soffio la promozione in Primavera 2, con quelle Under 15 e 17 siamo arrivati ai playoff nazionali. Oltre ciò, due classe 2004 come Corona e Mauthe hanno esordito in prima squadra in una formazione che poi ha vinto i playoff di Serie C. Abbiamo avuto diversi giocatori dei Giovanissimi Nazionali convocati in nazionale. Abbiamo ceduto il 2007 De Caro alla Roma, Tourè è andato in prestito al Napoli. Insomma, credo che sia stato fatto un ottimo lavoro anche quest’anno.
Si è già iniziato a programmare la prossima stagione?
Al momento programmare non è semplice soprattutto con tutte queste voci inerenti al cambio di proprietà. Sicuramente si sapranno maggiori cose nelle prossime settimane. Personalmente mi piace sempre formare dei gruppi di ragazzi sotto età, penso ad esempio alla Primavera che quest’anno aveva tanto 2004, la prossima stagione potrebbe essere sulla stessa scia ma ripeto, ancora non è stato pianificato nulla.
In questi giorni appunto si sta discutendo parecchio sulla possibile acquisizione del Palermo da parte del City Group. Questo passaggio può avere degli sviluppi positivi anche per il settore giovanile?
So solamente ciò che si apprende sui giornali. Certamente il City Group è un gruppo molto forte economicamente e sembra puntare molto anche sul settore giovanile. Sono certo che qualora il Palermo passasse nelle loro mani anche il vivaio rosanero ne trarrebbe beneficio.
Sui giornali si legge anche il tuo nome in orbita prima squadra in caso di passaggio al City Group…
Queste voci fanno sicuramente piacere. Sono già nove anni che faccio questo mestiere e penso di avere fatto qualcosa di buono. Amo ciò che faccio e questo lavoro e sicuramente la mia ambizione è sempre quella di migliorare e di arrivare a livelli sempre più alti. Io continuo a lavorare come ho sempre fatto, poi vedrò quello che il futuro mi riserverà.