Doppi ex, derby tra fratelli e tra padre e figlio: le sfide nelle sfide nella storia di Catania-Palermo
Il derby di Sicilia, che mette di fronte le due più grandi città dell’isola nonché le due squadre siciliane con alle spalle la storia più importante a livello calcistico, è sempre stato il match da sempre più atteso da parte di entrambe le tifoserie. Anche ai tempi delle storiche sfide nel massimo campionato italiano, quando entrambe le formazioni navigavano nella parte sinistra della classifica della Serie A, l’incontro tra i rosanero ed i rossazzurri era di gran lunga più importante delle varie partite contro le più blasonate Juventus, Milan o Inter. Adesso Palermo e Catania si affrontano in Serie C, tuttavia l’importanza della gara rimane sempre la stessa: il derby è il derby, ha una storia a sé e tutti vogliono vincerlo.
Ma oltre alla sfida principale che mette di fronte le due squadre per 90 minuti di battaglia calcistica, il derby di Sicilia ha sempre avuto al suo interno tante sfide nelle sfide. Parecchi infatti sono stati i giocatori che hanno vestito entrambe le maglie e si sono ritrovati a giocare da ex nella partita più sentita della stagione. Gli ultimi su tutti saranno Dall’Oglio e Odjer, entrambi attualmente tra i rosanero ma con alle spalle un trascorso tra gli etnei.
La lista dei doppi ex è lunghissima: negli anni Novanta prima Cecconi e poi Lugnan vestirono entrambe le casacche. A seguire, nei primi anni 2000 quando entrambe le squadre si sfidavano nella massima serie, l’elenco si allungato a dismisura: da Possanzini a Caserta, da Paolucci a Terlizzi. In quegli anni sicuramente il doppio ex per eccellenza fu Giuseppe Mascara, che fece parte del Palermo negli anni dell’era prezampariniana e scrisse successivamente le pagine più importanti della storia catanese. Altri giocatori che a lungo militarono tra i rossazzurri e vantano una breve permanenza nel capoluogo siciliano furono il portiere Andujar, il terzino sinistro Capuano ed il centrale difensivo Silvestre, ricordati più sotto l’Etna che nel club di viale del Fante. Più recenti sono Mazzotta, palermitano campione d’Italia con la formazione Primavera rosanero e al Catania nel 2015 (giocherà col Palermo anche l’ultima stagione prima del fallimento del 2019) e Bellusci. Vi sono poi tante meteore che non riuscirono ad incidere in entrambe le squadre: tra questi menzioniamo Edgar Cani (che esordirà in A col Palermo nel 2008 ed accumulò qualche manciata di presenze con gli etnei tra il 2013 e il 2015) e Davide Lanzafame.
Diversi anche gli allenatori e dirigenti che hanno lavorato in entrambe le sponde: Novellino ad esempio giocò coi rosanero nella stagione 1986/87 ed allenò prima il Palermo e poi il Catania. Simile destino per Mutti, giocatore del Catania negli anni Settanta e due volte tecnico dei rosa. Reja invece giocò per cinque anni nel capoluogo siciliano (dal 1968 al 1973) e poi guidò per un breve periodo i rossazzurri nel 2003. Anche Marino può considerarsi un doppio ex, avendo giocato col Catania tra il 1994 e il 1997, allenato gli etnei dal 2005 al 2007 e ufficialmente allenatore del Palermo per qualche giorno sotto la sfortunata gestione dei Tuttolomondo. De Zerbi ha vestito da giocatore la maglia catanese e guidò i rosanero da allenatore per un paio di mesi nel 2016. Infine Colantuono, Sonetti, Baldini, Sannino e Zenga sono alcuni tra i più recenti mister che hanno allenato in entrambi i club. Tra i dirigenti il più famoso è Pietro Lo Monaco, che tanto a costruito a Catania in diversi quanto a distrutto nel Palermo in pochi mesi nel 2013. Anche Salerno ha ricoperto il ruolo di direttore sportivo per entrambi i club.
Infine, famosi sono i derby di famiglia tra i fratelli Giovanni e Giacomo Tedesco. Il primo ha vestito la maglia rosanero negli anni d’oro diventandone un simbolo, il secondo dopo aver giocato per il Palermo negli anni Novanta ha fatto parte del Catania tra il 2007 ed il 2009. Un altro derby in un certo senso è quello tra Giorgio Corona, in rossazzurro nella stagione 2006/07, ed il figlio Giacomo che attualmente milita nella Primavera rosanero ed ha esordito quest’anno in Serie C. Anche in casa Sorrentino la sfida nella sfida e tra Stefano ed il padre Roberto: entrambi portieri, il papà vesti la maglia del Catania tra il 1979 ed il 1984 mentre tutti sappiamo l’importante esperienza del figlio con i colori rosanero.