Buttigé non basta, il Palermo U15 domina ma perde: la Roma “scippa” la vittoria all’ultimo respiro
Si interrompe contro la capolista Roma la striscia di vittorie del Palermo Under 15 che persisteva da otto giornate: il tutto al termine di una partita dove i rosanero dominano per lunghi tratti la prima in classifica che fa ricorso ad una buona dose di fortuna per portare a casa i tre punti.
La partita inizia e sono subito i ragazzi di Tumminia a rendersi pericolosi dalle parti di Trovato: da Graca prova a scavalcare il portiere con un pallonetto ma il numero 1 giallorosso si oppone. E’ poi proprio l’estremo difensore degli ospiti a salire in cattedra: prima devia in angolo un colpo di testa di Naka, poi dice di no alla conclusione dalla distanza di Bisconti. Il Palermo merita di più. Ed è Giuseppe Buttigé a dare ai rosanero ciò che gli spetta: con una conclusione al volo dal limite trafigge Trovato, palla sotto l’incrocio e nulla da fare per il portiere. Forse però i festeggiamenti durano troppo a lungo, perché il pareggio della Roma è immediato: Ruggiero è impreciso, ne approfitta Tripi che insacca a porta quasi sguarnita. Il primo tempo finisce 1-1, tra i mugugni dei padroni di casa. Il secondo tempo viaggia sulla stessa scia della prima frazione di gioco: il Palermo attacca, la Roma arranca. Tumminia butta dentro Mustacciolo, Prestianni e Piazza per aumentare ancor più il peso del reparto offensivo. Ancora una volta Naka va vicinissimo alla rete, stavolta però è Muteba a fare il miracolo mandando la palla sopra la traversa con un colpo di testa sulla linea. Il gol sembra avvicinarsi, ma alla fine arriva dalla parte sbagliata. Mancano meno di due minuti e c’è calcio di punizione per i giallorossi: il più lesto è Antenori che batte Ruggiero e letteralmente “scippa” la vittoria al Palermo.
Alla fine la partita finisce 1-2, i rosanero mettono la parola fine alla loro imbattibilità . La Roma rafforza ancor più il suo primato, ma torna a casa consapevole di aver sofferto: i ragazzi di Tumminia perdono la gara ma non l’autostima. Questa squadra può dire la sua fino alla fine.