Mal di pancia postnatalizio e “pareggite” a Cava de’ Tirreni: speriamo che almeno al Palermo non serva il vaccino sabato…
La stagione fino a qui disputata dal Palermo è stata sicuramente al di sotto delle aspettative. Al di là dei dubbi iniziali (e tuttora persistenti) sulla qualità della rosa, la squadra di Boscaglia non è sicuramente quell’ammazzacampionato che ci si auspicava di avere in estate ma sicuramente sulla carta non è nemmeno da decimo posto, quello attualmente occupato dai rosanero. Archiviato il nefasto 2020 dunque quello che si spera è che il 2021 almeno calcisticamente possa essere differente per Saraniti e compagni.
Il primo avversario dell’anno è la Cavese. La classifica suggerirebbe che il match di sabato prossimo potrebbe essere alla portata del Palermo (i campani sono ultimi col peggiore attacco) ma a frenare gli entusiasmi ci si mette ancora una volta la storia. Il rientro dalle vacanze natalizie infatti non è assai gradito ai rosanero: se si vanno a guardare soprattutto gli impegni in trasferta postnatalizi, l’ultima volta che i siciliani hanno ottenuto un successo si assegnavano ancora i due punti (una vittoria contro la Pistoiese nel lontano 1983).
Come se non bastasse l’aria di Cava de’ Tirreni non sembra piacere al Palermo: i cinque precedenti disputati in casa della Cavese infatti sono sempre finiti in parità . Il primo incrocio in assoluto risale alla stagione 1981/82 in Serie B, anno tra l’altro del debutto assoluto dei blufoncé in serie cadetta: la partita terminò 0-0. Nelle tre stagioni successive (due volte in B ed una in C1) le gare si conclusero sempre 1-1 (a segno De Rosa e De Stefanis per i rosanero rispettivamente nelle stagioni 1982/83 e 1983/84). L’ultimo precedente infine risale all’anno post-radiazione del Palermo, quando la squadra allenata da Caramanno vinse il campionato di Serie C2: anche in quell’occasione tuttavia il risultato non andò oltre l’1-1.
Mal di trasferta postnatalizio e pareggite in terra metelliana. Sperando che non serva un vaccino anche in questo caso e che i malanni possano risolversi fisiologicamente. Almeno per il Palermo…