Che fine hanno fatto i Campioni d’Italia della Primavera rosanero? I ricordi dei protagonisti, oggi in giro per l’Europa
Era l’8 giugno 2009 e per la prima volta i colori rosanero salivano sul tetto dell’Italia: il Palermo Primavera vinceva lo scudetto di categoria. Una serata incredibile, storica. Una finale, quella contro il Siena, vinta all’ultimo respiro con una spaccata di un giovanissimo Abel Hernandez (per l’occasione prestato dalla prima squadra) che faceva raggiungere al Palermo un traguardo mai immaginato in passato. Ma che fine hanno fatto i campioni d’Italia? Giocano ancora a calcio e se sì, dove? Alcuni di loro RaccontiRosanero.it li ha anche raggiunti per farsi raccontare le emozioni di quella indimenticabile stagione. Scopriamo insieme la storia dei protagonisti del primo tricolore rosanero.
Il portiere titolare della formazione guidata da mister Pergolizzi era Giuseppe Ingrassia, tra i più veterani della squadra essendo un classe ’88. Per lui tanta Lega Pro ed un’esperienza anche in Belgio, con la maglia del Visé. Oggi difende i pali della siciliana Due Torri in serie D, e lo scorso anno si è reso protagonista di un gol segnato dalla sua area di rigore.
La concentratissima difesa rosanero era composta dagli esterni Gianmarco Corsino e Antonio Mazzotta: il primo oggi corre sulla fascia destra dello Riviera Marmi Custonaci, in Eccellenza. Per il terzino sinistro invece molta più fortuna: dopo essersi imposto a Crotone, infatti, per lui anche una stagione nella massima serie con il Cesena e, per lo più, tanta serie B. Oggi è un punto fermo del Frosinone.
Il pacchetto di difensori centrali vedeva la presenza, in occasione delle final eight, di Alberto Cossentino. Oggi al Modena in Lega Pro, il centrale ha anche esordito tra i professionisti con la maglia rosanero (seppur nella stagione precedente allo scudetto), poi parecchia esperienza in serie C. Stesso discorso dicasi per Samuele Romeo, che oggi guida la retroguardia del Mantova. Il classe ’89 racconta le proprie emozioni vissute in quella stagione: «Eravamo una rosa composta per la maggior parte da ragazzi dei quartieri di Palermo. Che emozione aver fatto la storia di questa società , abbiamo portato sorriso e felicità ad una città intera e siamo tutti orgogliosi di questo. Ricordo il fischio finale dell’arbitro nella finale, siamo scoppiati tutti. La vittoria è stato il frutto di un grande lavoro fatto da mister Pergolizzi. Abbiamo fatto “comandare” Palermo in qualsiasi campo d’Italia. Oggi – continua Romeo – incrocio diversi miei compagni da avversari. La partita più bella? La partita contro il Catania vinta 5-0, d’altronde i derby non si giocavano ma si vincevano». Della stessa idea è il compagno di reparto Andrea Adamo, oggi in forza al Foligno in serie D: «Che goduria quella cinquina agli etnei, tra l’altro giocata davanti alle telecamere di Sky e con una bella cornice di pubblico. Ricordo perfettamente la notte dello scudetto, dal prepartita ai festeggiamenti. E’ stata un’esperienza unica. La concentrazione era massima e il silenzio regnava sovrano. Guardavamo da lontano quel trofeo da lontano, poggiato su quella colonnina. Sembrava un sogno. La partita – racconta Andrea – fu una vera battaglia, equilibrata. Io marcavo Larrondo, alto il doppio di me. Mi sono divertito. Poi quella azione nel finale che ci fece vincere. Al triplice fischio siamo corsi in mezzo al campo impazziti, urlanti, sorridenti. Un ricordo che porto nel cuore». Chi ha vissuto dalla panchina è Andrea Siragusa, che oggi ha appeso le scarpette al chiodo ed è partito in Danimarca col fratello.
A guidare il centrocampo rosanero c’era Guido Davì, che dopo un’altra stagione in Primavera ha assaporato il calcio professionistico con la Juve Stabia, prima in Lega Pro e poi in serie B. Poi Benevento, Bassano Virtus e oggi Feralpisalò. Salvatore Temperino, perno della mediana e titolare nella finale contro il Siena, ha di recente messo un punto alla sua carriera da calciatore. Chi è ancora in attività è il trequartista Gianvito Misuraca, che dopo aver fatto benissimo a Vicenza è volato in Slovenia al Nova Gorica per poi ritornare in Italia, tra Pisa, Bassano Virtus e, attualmente, Pordenone. Anche il classe ’90 ha voluto esternare le sue emozioni di quell’annatta: «Di quella stagione ricordo tanto, credo sia stata una stagione indimenticabile per tutti noi. La cosa più bella era che, eccezzion fatta per 2-3 giocatori, eravamo tutti palermitani. Ed eravamo tanto legati anche fuori dal campo. La partita che ricordo in particolare è quella contro la Juve, credo sia stata la più bella partita giocata dal Palermo Primavera in quell’anno. Tra l’altro realizzai il mio gol più bello, che sbloccò la partita. Vedo spesso Davì, Mazzotta, Corsino, Conti, ma sento sempre tanto piacere tutti i miei compagni. E’ stata un’esperienza – conclude – che mi ha formato tantissimo, grazie anche allo staff che ci ha preparati al meglio ad affrontare quello che è il mondo del calcio professionistico».
Il reparto che faceva più paura agli avversari era quello offensivo, che oltre a Misuraca vantava la presenza di Daniele Conti, che l’anno successivo con Zenga svolse il ritiro precampionato assieme al compagno Mazzotta. Di recente il fantasista ex rosanero si è trasferito alla Parmonval, ma la sua parentesi nella squadra di Mondello si è già conclusa. Stessa storia anche per l’attaccante Gianluca Palmiteri, che ha rescisso dopo circa tre mesi alla guida dell’attacco della formazione di Mutolo. La punta palermitana, pur non scendendo mai in campo durante la stagione dello scudetto per via di un infortunio al crociato, sente anche suo il tricolore. Il vero bomber della squadra di Pergolizzi era Marco Giovio, oggi punta di diamante del reparto offensivo del Varese in serie D. L’attaccante nativo di Como ha però esordito anche in serie B, con la maglia del Grosseto. In Lega Pro ha giocato con la stessa formazione toscana e con Foggia, Piacenza e Pro Piacenza. A completare il reparto offensivo rosanero c’erano infine Pitarresi, oggi in serie D all’OltrepoVoghera, e Carioto che gioca nel Dattilo in Eccellenza. E certo, anche Abel Hernandez, match winner della finale che è stato assoluto protagonista della final eight con tre reti. L’uruguaiano, dopo aver vestito i colori rosanero per altre cinque stagioni, è poi volato in Inghilterra all’Hull City dove gioca ormai da tre anni.
Mister Pergolizzi, invece, ha continuato ad allenare la Primavera per un’altra stagione per poi dare il via alla sua carriera da tecnico fuori dal settore giovanile. Portogruaro, Pavia, Ascoli ed infine Marsala. Fino alla scorsa estate, dove al termine della retrocessione in Eccellenza non è stato riconfermato.
Sono tanti gli altri giocatori che hanno composto quella rosa, tra questi vi erano i vari Maltese, Cappelletti, Pellegrini che in quella storica finale sedettero in panchina. Oggi rispettivamente giocano nella Reggiana, nel Padova e nel Pordenone. In ogni caso, qualsiasi sia stato il destino di ognuno di quei giocatori, una cosa è certo: il primo ed unico scudetto rosanero è loro. E mai nessuno potrà cancellare questo storico traguardo, una pagina incancellabile della storia del Palermo.
Di seguito il tabellino della finale del Campionato Primavera 2008/09 e tutte i risultati delle partite disputate dai rosanero in quella stagione:
Palermo (3-4-1-2): Ingrassia; Adamo, Cossentino (17′ st Costantino), Romeo; Corsino, Temperino, Davi, Mazzotta; Conti (34′ st Pitarresi); Hernandez, Misuraca. All. Pergolizzi (A disposizione: Polizzi, Cappelletti, Pellegrini, Siragusa, Maltese)
Siena (4-1-4-1): Ivanov; Capogrosso, Malquori, Castaldo, Crociani; Romano; Bigeschi, Re (46′ st Arroe), Buchel, Giannetti; Larrondo. All. Baroni (A disposizione: Gori, Checchi, Mannini, Del Colle, Mugelli, Spada)
Arbitro: Massa di Imperia
Marcatore: 44′ st Hernandez
Ammoniti: Buchel (S), Corsino (P)
Risultati
Palermo – Frosinone 0-0
Fiorentina – Palermo 0-0
Palermo – Ancona 3-0
Roma – Palermo 1-0
Palermo – Lecce 0-1
Palermo – Ascoli 2-0
Lazio – Palermo 1-1
Palermo – Reggina 2-2
Avellino – Palermo 0-2
Salernitana – Palermo 2-3
Palermo – Napoli 2-2
Bari – Palermo 1-2
Palermo – Catania 5-0
Frosinone – Palermo 1-2
Palermo – Fiorentina 1-1
Ancona – Palermo 0-1
Palermo – Roma 2-0
Lecce – Palermo 0-1
Ascoli – Palermo 1-0
Palermo – Lazio 1-0
Reggina – Palermo 2-1
Palermo – Avellino 2-0
Palermo – Salernitana 3-1
Napoli – Palermo 2-1
Palermo – Bari 3-0
Catania – Palermo 2-1
Play off e final eight
Palermo-Sampdoria 1-0 e 2-3
Palermo-Juventus 3-1
Palermo-Chievo 1-0
Palermo-Siena 1-0