Un mercato di illusioni: all’attacco della salvezza senza un attacco
Dopo gli acquisti dell’ultima settimana che hanno alzato il livello tecnico del centrocampo del Palermo, probabilmente ogni tifoso avrà pensato che forse la svolta nel calciomercato rosanero era alle porte. E in effetti mancava poco per rendere una sessione di mercato asettica in una discreta. Invece è stata un’illusione per tutti. Eppure, sulla base delle esperienze degli ultimi anni, bisognava immaginarsi un epilogo del genere.
A mercato chiuso il Palermo si presenta con un reparto offensivo non all’altezza forse nemmeno della serie B. I dati nelle prime tre partite erano stati più che allarmanti: in 300 minuti (includiamo anche i 120’ di Palermo-Bari) solamente due le reti segnate, nessuna di un attaccante. Tra Nestorovski e Balogh, i due indiziati a reggere l’attacco rosanero, nemmeno un tiro in porta, e non è un eufemismo: i due davvero non hanno mai concluso. Non viene messa in dubbio la loro qualità , ma viene evidenziato solamente un dato di fatto. Poco importa se a loro sostegno ci sia tanta gente dal palese o presunto talento, e mi riferisco ai vari Bentivegna, Sallai, Embalo, Trajkovski, fino a giungere ai nuovi arrivati Diamanti e Bruno Henrique. La punta non sarebbe stata la ciliegina sulla torta di questo mercato, bensì una necessità . Non è arrivata.
Si faticherà , molto. Una scelta ben precisa del Palermo che ha deciso di far scappare Belotti due anni addietro per virare su Gilardino, quest’ultimo dato per “bollito” e cestinato poche settimane fa, dopo che ci ha salvati da una inevitabile retrocessione. Ora, dopo la ricerca del bomber d’esperienza (Gilardino non lo era?), ci si ritrova con una grande carenza in avanti. Senza giovani e senza vecchi, senza furbizia e senza talento. Rimboccatevi le maniche, tifosi e non, calciatori e non. Incrociate le dita, perché solo la sorte può salvare questa stagione. Il Palermo rimarrà in serie A? Alla sorte, al campo (e al duo Nesto-Balogh) le nostre speranze.