Un pareggio che ci rende orgogliosi: contro tutto e tutti, questi undici rosanero rimarranno nella storia
Forse non è stata la partita più bella della storia del Palermo, né il derby più epico che abbiamo mai visto. Sicuramente è stato quello più strano: in uno stadio vuoto senza nessun tifoso, senza gli sfottò da una parte e dall’altra, tutti seduti sul divano, senza fischi e senza applausi, senza i colori rosanero e rossazzurri sugli spalti se non ad eccezione delle maglie delle due squadre. Che termina 1-1 lasciandoci tuttavia quasi il sapore della vittoria per tutte le vicissitudini prima del match. Nonostante tutto resterà un derby che non dimenticheremo mai e che ha tanto da raccontare.
È stato il derby della pandemia in tutti i sensi: da una parte il virus sportivo che ancora non ci permette di vincere la prima partita in stagione, dall’altra il virus Covid-19 che lascia a casa oltre la metà della squadra a disposizione. Il Palermo a poche ore dalla partita più importante della stagione ha solamente gli undici giocatori che scenderanno in campo. Solo undici a disposizione, in panchina il solo portiere della Primavera e mister Boscaglia più qualche membro dello staff. Nessun cambio, chi gioca dovrà farlo dall’inizio alla fine. A guardare la classifica coi soli due punti conquistati in cinque partite, a guardare l’emergenza di uomini e a tutto lo stress psicofisico subito nelle ultime settimane tra partite rinviate all’ultimo secondo o confermate solo 24 ore prima del fischio d’inizio, e i tamponi, e la quarantena, e il trovarsi in un calcio che questi giocatori probabilmente non sognavano da ragazzini, senza l’essenza vera di questo sport che è la gente che ti osanna o che ti critica, nessuno avrebbe scommesso un centesimo su questo derby. Eppure…
Questi undici reduci e dati quasi a priori per sconfitti hanno smentito tutti, mettendo in campo tutto l’impegno possibile e utilizzando tutte le energie in corpo per vincere questo derby contro tutti i pronostici. La partita inizia e i rosanero sono in palla, non lasciano spazi agli avversari, si rendono pericolosi, passano in vantaggio per la prima volta in stagione, sfiorando il raddoppio in più di un’occasione, soffrendo e proteggendo in tutte le maniere l’1-0 per ottanta minuti fino al gol del pari degli avversari. Stringono i denti fino al fischio finale oltre la stanchezza, oltre i crampi, oltre le botte prese.
Alla fine conquistano solo un punto, un punto che questi ragazzi non dimenticheranno mai. Un punto conquistato da undici leoni rosanero più forti di tutto e tutti, in una parentesi bella di questo buio totale che il calcio sta vivendo e in una stagione che, probabilmente, non sarebbe nemmeno dovuta iniziare.
L’undici titolare: Pelagotti, Almici, Palazzi, Marconi, Corrado, Odjer, Martin, Kanouté, Rauti, Valente, Saraniti