La corda si è spezzata: dimissioni Baldini-Castagnini, una storia già scritta
Come un fulmine a ciel sereno ieri pomeriggio, prima attraverso diversi rumors e successivamente con la nota ufficiale del club, l’allenatore Silvio Baldini e il direttore sportivo Renzo Castagnini si sono dimessi dai rispettivi incarichi. Il Palermo dunque si ritrova senza un tecnico e privo del suo direttore sportivo a pochi giorni dall’esordio ufficiale contro la Reggiana. Se da un lato l’addio di Castagnini non appare del tutto critico (con la presenza di Zavagno come direttore generale e Rinaudo che potrebbe dare un temporaneo supporto), quello del mister mette in difficoltà la squadra che adesso si trova a preparare il primo impegno stagionale senza una guida tecnica.
Tuttavia, seppur apparse in maniera improvvisa le dimissioni del duo che ha contribuito alla vittoria dei playoff di Serie C non sono del tutto inaspettate. Tanti infatti erano stati i segnali allarmanti sin dall’ufficializzazione del passaggio del Palermo alla holding del City Football Group. L’impressione iniziale era infatti che a guidare i rosanero in Serie B sarebbe stato un altro allenatore. Alla fine Baldini è stato riconfermato, ma l’ultimatum dello stesso tecnico sul futuro del direttore sportivo Castagnini che all’epoca dei fatti era in scadenza è stato uno dei primi “cazzotti” di Silvio alla nuova proprietà. Anche in quel caso il mister è stato accontentato, Castagnini è rimasto così come sono rimasti praticamente tutti gli interpreti della promozione: Brunori e Damiani acquistati, rinnovati i contratti di Accardi, Lancini, Marconi, Valente e Floriano. Baldini infatti voleva continuare il percorso al Palermo con la stessa squadra della scorsa stagione, cavalcando l’onda dell’entusiasmo così come testimoniato anche dalla scelta di contraddire in conferenza stampa le ambizioni del club (anno di transizione vs. promozione diretta in A) e preparare il prossimo campionato nella serie cadetta nella torrida estate del capoluogo siciliano. Tutte scelte non del tutto condivise dalla società che però ha voluto continuare ad accontentare il proprio timoniere.
La corda però ad un certo punto si spezza quando dalle parti opposte la si tira in maniera troppo energica. Il Palermo va a Pisa per un’amichevole e le prende di santa ragione e il mercato dei rosanero che fino a quel momento pareva bloccato improvvisamente subisce una brusca accelerata. Decine di nomi, sette volti nuovi nel giro di una settimana, i primi addii come quelli di Giron e Dall’Oglio e l’ennesimo testa a testa per la situazione contrattuale di De Rose e Luperini. Non c’è più spazio per la tolleranza. I due mondi, quello del City Group e del duo allenatore-ds, sono troppo diversi per coesistere. Baldini e Castagnini si dimettono e il Palermo non può fare altro che prenderne atto. La notizia sconvolge il popolo rosanero. Eppure, quella di ieri in fondo era una storia già scritta.