Esclusiva Lima: «Palermo, con la Roma gara difficile. De Zerbi bravo allenatore, ecco il mio augurio»
Domenica sera allo stadio “Olimpico” il Palermo affronterà in trasferta la Roma, seconda forza del campionato. Non è un momento positivo per i rosanero, che sono reduci dalla pesante sconfitta casalinga contro il Torino e si vedono posizionati in terzultima posizione. In occasione della gara tra i giallorossi e la squadra di De Zerbi RaccontiRosanero.it ha intervistato Francisco Govinho Lima, che ha giocato nella capitale tra il 2001 e il 2004 e che ancora oggi a 45 anni continua a giocare a calcio, con la maglia dell’Otranto in Eccellenza pugliese. Ecco le sue parole.
Roma e Palermo si affronteranno domenica sera arrivando da due situazioni di classifica opposte. Che partita ti aspetti?
«Per esperienza posso dire che in serie A nessuna partita è scontata ed ogni partita è sempre molto difficile da disputare, in particolare quando si affrontano squadre di bassa classifica. La Roma certamente è superiore al Palermo ma anche i rosanero sono una buona squadra nonostante l’attuale posizione. Il mio augurio, da tifoso giallorosso visto che il mio cuore è rimasto lì e che i miei figli sono nati nella Capitale, è che vinca la Roma. Ma questa volta voglio dire “spero che vinca il migliore”».
Quante speranze di salvezza ha il Palermo?
«Quando si inizia malamente la stagione subentra un po’ di confusione, il morale si abbassa ed affrontare le partite seguenti è sempre molto difficile per la pressione che si ha addosso. Ricordo il mio primo anno in Italia, indossavo la maglia del Lecce, in quella stagione partimmo alla grande e disputammo un campionato tranquillo. Certamente non iniziare con la marcia giusta non aiuta, ma io credo che questo Palermo possa raggiungere tranquillamente la salvezza».
Durante la tua esperienza al Brescia hai avuto modo di giocare a fianco di De Zerbi e Possanzini, oggi allenatore e vice allenatore del Palermo. Che opinione hai di loro?
«Ho conosciuto De Zerbi e Possanzini in quella stagione e posso dire che sono due ottime persone oltre che dei grandi professionisti. Sono contento per la loro nuova carriera da allenatore. De Zerbi è un tecnico molto giovane ma che già ha fatto intravedere il suo valore nelle precedenti esperienze in panchina. Penso possa fare bene, a Palermo o altrove, ma credo diventerà un grande allenatore. Auguro il meglio ad entrambi».
Anche tu, mentre ancora giochi con la maglia dell’Otranto, studi per diventare allenatore. Come va questa nuova esperienza in Eccellenza e quali sono i tuoi progetti futuri?
«Mi sento ancora in grado di poter dare il mio contributo in campo e l’Otranto mi ha dato questa opportunità . Ho esordito lo scorso 8 ottobre e il mister sa di poter contare su di me. Nel frattempo sto studiando a Taranto per diventare a Taranto ed entro la fine dell’anno conseguirò il primo tesserino, per poi iscrivermi la prossima stagione al corso per allenatori a Coverciano. Sicuramente dal prossimo anno mi dedicherò ad una nuova fase della mia carriera: quella in panchina».
Al Palermo c’è un centrocampista brasiliano come te che al momento non sta dimostrando appieno il suo valore: si tratta di Bruno Henrique. Quali difficoltà sta riscontrando secondo te?
«Bruno Henrique ha fatto molto bene al Corinthians, vincendo anche un campionato brasiliano da protagonista. Quando però si viene a giocare in serie A, se non si ha la mentalità giusta è difficile imporsi. Io ho sempre dato il massimo e ho disputato sempre grandi stagioni in Italia. Il segreto sta nell’impegnarsi sempre e di entrare subito nell’ottica che il campionato italiano è molto differente da quello brasiliano. Penso e spero che Bruno Henrique riuscirà presto a mostrare tutte le doti che possiede e che ha fatto vedere in patria».