Accardi cuore rosanero: quando davvero la fede non retrocede. Adesso a lui la fascia di capitano
Sarà probabilmente lui l’unico superstite dell’ultima stagione 2018/19. Alla fine Andrea Accardi ha firmato e si prepara a difendere ancora una volta i colori della squadra che ama.
Palermitano di nascita e con il rosa e il nero cuciti addosso, Andrea non ha mai nascosto la volontà di voler rimanere al Palermo ancora, a prescindere dalla categoria ed anche con la nuova dirigenza. Unico obiettivo quello di riportare il Palermo dove merita. Ma quando senti le dichiarazioni di Andrea, ti rendi subito conto che non sono le solite frasi di circostanza, quelle che escono dalla sua bocca sono vere e proprie dichiarazioni di amore. Accardi ama i rosanero, da sempre.
La sua uscita dagli uffici della Damir mostra un Accardi sorridente, emozionato come se fosse al suo primo contratto. Invece è soltanto gioia nel difendere ancora una volta i colori che gli scorrono nelle vene. Come lui stesso dice sa di avere una enorme responsabilità, quella di riportare il Palermo tra i professionisti e di vincere subito la D. Una responsabilità che però non lo spaventa e che anzi lo carica, esattamente come quando nei tanti anni vissuti nel settore giovanile lottava in campo indossando al braccio la fascia di capitano. E che dovrebbe indossare di nuovo, perché se la merita. Perché è l’emblema di tutti quei tifosi che, nonostante la D e nonostante tutto, sono ancora là innamorati del Palermo. Lui è il tifoso in campo, lui rappresenta tutti noi e la nostra fede, quella fede che davvero non retrocede.